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lunedì 27 giugno 2022

Scrivere fa bene alla mente e al cuore: ecco perché

 


Scrivere fa bene, lo dice la scienza! Scopriamo insieme tutti i benefici

 

Un momento per noi stessi, una fonte di benessere alla portata di tutti: scrivere fa bene davvero, sia che si tratti della stesura di una storia inventata, sia che si tratti di un diario personale.

Nell’articolo di oggi vedremo nel dettaglio i vantaggi di questa attività.

Lo sapevi che scrivere può essere un vero e proprio toccasana per la tua salute psicofisica? Secondo diversi studi scientifici, infatti, mettere nero su bianco i propri pensieri e le proprie emozioni è un ottimo modo per prendersi cura di se stessi e di sfogarsi.

 

Perché le persone scrivono?

 

Per capire i vantaggi della scrittura, dobbiamo prima comprendere perché le persone scrivono sin dall’alba dei tempi.

Potremmo avvalerci del linguaggio scritto solo per motivi informativi o commerciali, invece lo facciamo anche per produrre romanzi, tramandare le nostre memorie, raccontare le nostre esperienze. Questo perché la scrittura ha un potere terapeutico: permette di distaccarsi dai ricordi che ci fanno soffrire e, viceversa, di fissare i momenti che desideriamo far tornare alla mente anche a distanza di anni. Ci consente inoltre di vivere vite alternative con la fantasia e di creare mondi immaginari, come se fossimo una divinità alle prese con un universo da costruire da zero.

Lo scrittore ricopre un ruolo privilegiato: quello di demiurgo, colui che crea e che decide cosa accade. Prendendo in mano la penna o digitando sulla tastiera, anche tu diventi padrone di ciò che scrivi per dare forma a pensieri, emozioni e situazioni incredibili e per fare ordine nel tuo caos interiore. In questo senso, la scrittura diventa anche un atto liberatorio e foriero di conforto, dà la sensazione di avere tutto sotto controllo anche quando nel mondo esterno non è così.

Ma non solo: la scrittura migliora la memoria e il pensiero critico, stimola la creatività e l’immaginazione. Si creano così certe aspettative di benessere, per questo scrivere diverte, dà sollievo dona sensazioni positive.

 

Perché è importante avere un diario personale?

Come abbiamo già accennato, la scrittura ha un potere terapeutico e può aiutarci a superare momenti difficili della nostra vita.

Il segreto è nel linguaggio: quando scriviamo, mettiamo in ordine i nostri pensieri, diamo un nome alle nostre emozioni e formuliamo i nostri ricordi. Questo processo ci consente di identificare, etichettare e comprendere ciò che succede. Questo metodo è utile per elaborare il lutto, la rabbia, la paura e altre emozioni negative, trasformandole in qualcosa di più gestibile.

Allo stesso modo, anche le emozioni positive vengono amplificate e conservate più a lungo.

 

Inoltre, la scrittura ci permette di osservare da una prospettiva diversa le nostre difficoltà: quando le mettiamo nero su bianco, infatti, riusciamo a vederle sotto una nuova luce e a individuare nuove soluzioni.

 

La scrittura può essere utilizzata come strumento per prevenire il burnout e ridurre lo stress. Se siamo soliti tenere un diario, possiamo sfruttarlo per tradurre in parole i nostri problemi e trovare nuove soluzioni, oltre che per individuare delle tendenze da correggere.

Se invece non siamo abituati a scrivere, possiamo utilizzare la scrittura come forma di meditazione, un modo per concentrarci sul presente e allentare la tensione. A questo proposito, possono aiutarti delle semplici tecniche di journaling, scopri di cosa si tratta nell’articolo gratuito Journaling: cos’è e quali sono le strategie migliori per iniziare!”.

Un’altra pratica che aiuta il benessere psicofisico è quella di tenere un diario della gratitudine, perché aiuta a focalizzare l’attenzione su ciò che c’è di positivo, invece che su problemi e preoccupazioni. Se non hai mai sentito parlare di questo potente strumento, scopri tutti i segreti di questa bellissima pratica nell’articolo “Diario della gratitudine: esempi pratici per iniziare subito”.


I benefici della scrittura

 

Esploriamo 5 benefici che la scrittura porta nelle nostre vite!

 

1. Scrivere fa bene al cervello, ne parla anche una ricerca dell’University of California, Los Angeles, risalente al 2007. Grazie all’uso di tecniche di neuroimaging per la mappatura del sistema nervoso è stato rilevato un collegamento fra la verbalizzazione di emozioni negative e la riduzione della loro forza.

Questa magia avviene grazie alla cooperazione dell’amigdala e della corteccia prefrontale ventrolaterale destra. L’amigdala reagisce agli stimoli negativi attivando un sistema di stimoli a cascata con lo scopo di preservarci dal pericolo; la reazione avviene anche a livello subliminale, per esempio percependo segnali di pericolo nascosti e non direttamente visibili.

L’area nota come corteccia prefrontale ventrolaterale destra è invece implicata nell’inibizione di questo tipo di risposte. Gli studi hanno dimostrato che etichettare gli impulsi elaborati dall’amigdala attiva la risposta della corteccia prefrontale ventrolaterale destra, che ne riduce così l’impatto.

2. Scrivere fa bene al cuore, non a caso la scrittura viene usata in psicologia come strumento terapeutico per affrontare molte situazioni: sentimenti negativi, ricordi traumatici, elaborazione di un lutto, accettazione di cambiamenti, bassa autostima.

La spiegazione scientifica del punto precedente è alla base di questo risultato, perché la conseguenza è un senso di sollievo.

3. Scrivere aiuta a sfogarsi: ricordiamoci che il modo giusto per affrontare le nostre emozioni più distruttive (rabbia, gelosia, rancore ecc.) non è soffocarle, ma cercare di capire perché sono affiorate. Ogni emozione, infatti, è un segnale da interpretare. La scrittura può aiutarci in questo.

Grazie alla scrittura possiamo esprimere liberamente i nostri sentimenti, senza il timore di essere giudicati. Questo può aiutarci a sentirci meglio e ad affrontare la vita con maggiore serenità.

4. Scrivere aiuta a conoscere meglio se stessi: leggere e rileggere a distanza di tempo quello che abbiamo scritto può aiutarci a vederci da un’altra prospettiva, facendoci conoscere meglio noi stessi.

5. Scrivere ci fa volare con la fantasia: per quanto una giornata sia stata grigia e pesante, impugnando la nostra penna o digitando sulla nostra tastiera possiamo raggiungere mondi incantati.

Così come raccontare al foglio le nostre esperienze negative aiuta a guarirle ed esorcizzarle, anche scrivere cose belle e positive aiuta a diffondere un senso di benessere, proprio come accade quando si compila un diario della gratitudine.


Se sei pronto a metterti all'opera e hai sempre sognato di scrivere un libro, leggi subito la guida  "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo).




 


 

Buona lettura e buon lavoro!


Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:



lunedì 20 giugno 2022

Come pubblicare su Amazon... senza impazzire!


  

Molto più di una manciata di click: scopriamo i segreti della pubblicazione su Amazon 

 

Per pubblicare su Amazon non basta caricare un file sulla piattaforma e cliccare “invia”: bisogna sapersi muovere tra formati specifici, codici ASIN, parole chiave, costi e guadagni. In questo articolo vedremo come fare.

 

Continua a leggere per scoprire:

 

Quali sono i passaggi necessari per pubblicare su Amazon?

Amazon KDP: pro e contro della pubblicazione in esclusiva

Da sapere: ISBN e ASIN

Per pubblicare su Amazon bisogna avere la partita IVA?

Quanto costa pubblicare su Amazon?

Quanto si può guadagnare con un libro su Amazon?

 

Cominciamo!

 

Quali sono i passaggi necessari per pubblicare su Amazon?

 

Vediamo subito i passaggi necessari per approdare su milioni di comodini!


1. Aver scritto un libro, ovviamente!

Se non sai da dove cominciare, oppure se sei frustrato dalla mancanza di tempo, ti consiglio di leggere la guida gratuita “Come si scrive un libro... senza perdere tempo!”.

  

Se invece hai già iniziato la tua storia ma il blocco dello scrittore ti affligge, trova una via d’uscita nell’articolo “Cosa fare se si ha il blocco dello scrittore? Ecco la soluzione!”.


2. Scegliere la cover. Sembra un’operazione semplice ma non lo è affatto! Innanzitutto, non è detto che lo stile che piace a te sia anche quello che al momento è più adatto al mercato o al genere che hai scritto.

Personalmente, penso che la cover debba esprimere anche il mio gusto di autrice e l’identità del romanzo, perché se devo sempre adattarmi alle scelte altrui, allora non vedo l’utilità di essere indipendente. Ma si tratta di una mia opinione… probabilmente poco oculata dal punto di vista del marketing… per questo motivo, quando contatto un graphic designer, ho di solito una lista di elementi e di richieste che vanno dal concept alla palette di colori. Mi affido comunque all’esperienza del professionista per ricevere una consulenza su stili e requisiti del momento. La mia è più una lista di proposte di partenza che una to do list indispensabile! Non posso però negare di avere certe aspettative.

Alla luce di ciò, consiglio maggiore flessibilità, perché la cover è uno strumento di marketing e non il tuo selfie su Instagram. Avere delle idee è utile ma alla fine va fatto ciò che è meglio per il prodotto.

Trovare lo stile giusto è una vera scommessa. È necessario analizzare le cover dei romanzi appartenenti allo stesso genere, in modo da commissionare qualcosa di analogo ma comunque diverso e in grado di distinguersi. I lettori di certi generi sono attirati da un determinato stile ed essere troppo originali può essere controproducente.

A seconda delle annate e delle tendenze vanno magari di moda cover concentrate sul lettering, con cornice o con ritratti dei personaggi. Inoltre, alcuni stili “invecchiano” presto, altri sono più classici. La buona notizia è che puoi pensare a un restyling se dopo un po’ di tempo la cover ti sembra poco incisiva.

Anche trovare il grafico giusto è un’impresa, sia per i costi che per la disponibilità. In molti casi c’è una lista d’attesa di mesi. È dunque necessario muoversi con preventivi e bozze con largo anticipo. Per selezionare una rosa di professionisti da contattare, ti consiglio di seguire i tuoi colleghi autori e di curiosare a chi si sono rivolti. Un grafico con esperienza pregressa nel tuo genere di riferimento è una scelta efficace.


3. Caricare il file su Amazon per la versione eBook e/o cartaceaQuesta operazione, a volte frustrante, è completamente a carico tuo.

Prima di tutto devi dotarti dei file nel formato giusto: PDF per il cartaceo e altri formati compatibili per l’eBook (a seconda della presenza o no di illustrazioni e altri elementi grafici, tipicamente si carica un ePub, ma non è una regola).

Ti consiglio di leggere molto accuratamente le linee guida di Amazon KDP per essere sicuro di ciò che devi preparare o commissionare a terzi, anche perché ogni tanto subiscono cambi e aggiornamenti.

 

Alcune delle sfide della formattazione del libro cartaceo sono l’impostazione di gabbia, smarginatura e margini, la formattazione della parte introduttiva, del corpo e della postfazione e in generale di tutto l’aspetto formale e visivo del testo tra font, titoli, grandezze, spazi, rientri ed eventuali decorazioni e illustrazioni.

La formattazione dell’eBook è invece più semplice perché può essere automatizzata con più facilità. Da una parte se ne può occupare Amazon direttamente, posto che invii un file di testo già formattato a regola d’arte e in uno dei formati accettati.

Dall’altra parte, è facile produrre un eBook semplice e basilare direttamente attraverso il programma di scrittura Scrivener (e altri programmi). Tuttavia, se vuoi inserire elementi grafici, magari a inizio capitolo, la situazione è molto diversa ed è meglio evitare pasticci amatoriali.

Uno dei programmi più usati per queste operazioni è Adobe InDesign. Esistono ovviamente anche alternative gratuite, ma prima di lanciarti nel mondo dell’impaginazione per risparmiare… pensaci bene perché potresti finire a spendere di più fra corsi, abbonamenti e specialmente tempo investito.

Caricare i file impaginati e pubblicare è facile a dirsi, ma non sempre a farsi, motivo per cui dopo anni e anni passati a investire tanto tempo ed energie nella preparazione dei file, ho alla fine scelto di affidarmi a degli impaginatori professionisti.

Tocca comunque a me caricare il file correttamente e approvare le anteprime di stampa. Visualizzare con molta attenzione le anteprime è cruciale. Amazon fornisce una dashboard degli errori, ma alcune cose sono talmente piccole che non si notano, quindi devi osservare con calma e pazienza (moltissima pazienza, siediti comodo).

 

4. Compilare tutti i campi richiesti: descrizione, parole chiave, prezzo.

La descrizione può essere la quarta di copertina del tuo libro e deve essere interessante per catturare l’attenzione. Le parole chiave sono ciò che pensi i lettori cercheranno su Amazon quando vogliono leggere un libro simile a quello che hai scritto. Il prezzo è a tua discrezione.

La mia personalissima opinione di un prezzo adeguato per un eBook è di 1€ ogni 100 pagine. Non rispecchia assolutamente la mole di lavoro profusa, ma penso sia un prezzo onesto per i lettori.

Dai sondaggi online sui social media emerge spesso che la maggior parte delle persone rifiuta di acquistare eBook che costano più di 2,99€. Altrettanto vero è che un prodotto col prezzo di 0,99€ viene percepito come di scarso valore… tuttavia, molti lettori dichiarano di attendere proprio le offerte a 0,99€ o gratis per procurarsi un nuovo libro. Diciamo che le opinioni sono molte e caotiche.

Per il cartaceo, invece, la situazione è diversa perché dal prezzo di copertina vengono sottratti i costi di produzione quindi, per restare entro per esempio i 10€, bisogna rinunciare a gran parte del guadagno, oppure, se il romanzo è lungo (presente!) 10€ non sono nemmeno un’opzione possibile.

I costi di produzione dipendono dal numero di pagine e vengono scalati automaticamente dalle royalty una volta che il libro viene spedito a chi l’ha ordinato. Per te, autore, non c’è nessun costo diretto per produrre una copia.

A mio parere, un modo funzionale per determinare il prezzo del tuo libro è di osservare i prezzi degli altri libri in classifica nella tua stessa categoria e di allinearti. Puoi comunque attivare delle promozioni o lanciare una prevendita a prezzo di favore per un tempo limitato.

Da un po’ di mesi, per promuovere meglio i propri libri, esistono anche i contenuti A+, che si possono creare post-pubblicazione. Si tratta di materiale grafico supplementare e di testi di approfondimento che presentano meglio il prodotto. A mio avviso sono molto accattivanti ma devi dotarti di immagini, di competenze grafiche e di tempo. Trovi alcuni esempi su come puoi strutturare i contenuti A+ quiqui e qui.

 

I contenuti A+ sono particolarmente utili per presentare tutti i titoli di una serie

 

Amazon KDP: pro e contro della pubblicazione in esclusiva

 

Amazon Kindle Direct Publishing (KDP) offre da molti anni anche l’opzione Kindle Select: cioè la pubblicazione vincolante ed esclusiva solo con Amazon in cambio della distribuzione tramite l’abbonamento Kindle Unlimited.

In questo caso, ulteriori guadagni (oltre alle vendite) derivano dalle pagine lette dagli abbonati a Kindle Unlimited.

Direttamente dalla pagina di AmazonQuando scegli KDP Select per un libro, ti impegni a rendere il formato digitale di quel libro disponibile esclusivamente attraverso KDP. Durante il periodo di esclusività di 90 giorni non puoi distribuire il tuo libro in formato digitale in nessun altro canale, incluso il tuo sito Web, i tuoi blog, ecc. Però, puoi continuare a distribuire il tuo libro in formato cartaceo o in qualsiasi altro formato non digitale.

Il periodo di 90 giorni può essere rinnovato automaticamente.

I pro sono royalty aggiuntive a quelle derivate dalla vendita e l’accesso a strumenti promozionali che permettono di gestire il prezzo fino a offrire periodi gratuiti.

I contro sono legati alla fetta di lettori che legge su dispositivi diversi dal Kindle, per esempio, gli utenti Kobo.

Se vuoi pubblicare e distribuire sia su Amazon che su Kobo (e altre piattaforme) è assolutamente possibile: basta non attivare l’opzione Kindle Select. In questo modo, rinunci ai guadagni derivanti dalle pagine lette ma puoi vendere il tuo libro anche in altri store. Le limitazioni dovute alla cessione dell’esclusiva riguardano solo la diffusione su altre piattaforme diverse da Amazon se decidi di aderire a Kindle Select, non se pubblichi con Amazon in generale.

Detto questo, tutti i miei libri aderiscono a Kindle Select per i lettori abbonati a Kindle Unlimited senza altri costi aggiuntivi.

Inoltre, ho scelto di rinunciare a qualsiasi protezione DRM (blocchi di sicurezza sul file eBook che impediscono di modificare il documento) per permettere a chiunque non legga su un dispositivo Kindle di acquistare e di convertire l’eBook in un formato diverso senza infrangere alcuna legge: quindi… anche chi legge con Kobo e altri dispositivi può comunque acquistare, convertire e leggere i miei romanzi.

 

Da sapere: ISBN e ASIN

 

Sono parolacce?

Assolutamente no! Però sono sigle che ogni autore dovrebbe riconoscere.

Il un codice ISBN (International Standard Book Number) consente al libro di essere distribuito nel canale libraio e ne occorre uno per ciascuna edizione: quindi, se pubblichiamo sia eBook che cartaceo, abbiamo bisogno di 2 codici perché ogni sigla rappresenta un solo prodotto specifico.

Tutto ciò ha un costo*: 60€ + IVA per ogni ISBN in aggiunta alla quota di adesione al servizio (45€ + IVA). *Prezzi relativi al 2022.

Ma quindi… è obbligatorio sostenere la spesa e acquistare il codice ISBN?

No, ma cambia il canale di distribuzione. In alternativa, ci si può avvalere del codice ASIN (Amazon Standard Identification Number) fornito da Amazon, che è gratuito MA non permette di vendere il libro in nessun altro canale… sempre che ti serva. Il punto è anche un altro: hai interesse a vendere al di fuori da Amazon? Solo tu puoi conoscere la risposta!

Per approfondire questo tema spinoso, ti consiglio la lettura dell’articolo “Cos’è, a cosa serve, dove si trova e quanto costa il codice ISBN: tutto quello che c’è da sapere”.

 

Per pubblicare su Amazon bisogna avere la partita IVA?

 

La risposta flash è no!

Ora la risposta meno breve.

Prima di tutto un chiarimento molto importante! Per ottenere informazioni univoche e precise, specialmente se hai già iniziato a pubblicare, rivolgiti per favore a un commercialista per evitare soprese!

Di seguito vediamo invece delle informazioni generali, in modo che tu abbia un’idea su come procedere.

Ecco una buona notizia! No, non è necessario aprire la partita IVA, perché si tratta di una pubblicazione indiretta, mediata da una piattaforma terza (Amazon). Se invece decidessimo di vendere l’opera autonomamente in un nostro e-commerce (pubblicazione diretta), allora diventerebbe un’attività commerciale e pertanto soggetta all’apertura di partita IVA.

Comunque, anche pubblicando su Amazon, prima o poi bisogna presentare il report delle vendite al commercialista per la dichiarazione dei redditi.

 

Quanto costa pubblicare su Amazon?

 

Di per sé nulla.

L’uso della piattaforma è completamente gratuito, così come non c’è una quota da versare per la stampa cartacea, in quanto i costi vengono trattenuti dalle royalties. Quindi, non ci sono costi legati all’accesso ad Amazon KDP.

Ovviamente, però, se vogliamo pubblicare un libro di qualità dobbiamo investire nelle lavorazioni editoriali sul testo: editing e correzione bozze + impaginazione, grafica e marketing.

Per garantire un prodotto di qualità ai lettori è necessario selezionare e gestire un team di professionisti del settore che si occupino in maniera adeguata di migliorare il testo a livello contenutistico e formale (insieme a te) e di impacchettarlo a dovere per la pubblicazione (con minore contributo creativo da parte tua).

La questione marketing è invece molto (MOLTO) più complessa e dipende anche tanto dalle tue capacità comunicative sui social media. In linea di massima, sarebbe comunque meglio anche in questo caso contattare dei professionisti che ti aiutino a creare un piano editoriale e dei contenuti accattivanti per il tuo pubblico.

Aprire un blog e nuovi account su ogni piattaforma è semplice, ma gestirli e proporre argomenti adeguati è tutta un’altra storia.

Nella fase che segue la stesura e l’autocorrezione, sta a te valutare i preventivi e le credenziali di editor, correttori di bozze, impaginatori, grafici e consulenti marketing.

Ciò che farai e come dipende ovviamente dal budget a tua disposizione. Se non hai previsto un budget per supportare le tue attività editoriali, ti consiglio di ripensarci.

 

Quanto si può guadagnare con un libro su Amazon?

 

Prima di tutto, le questioni pratiche.

Le royalty ottenute da un editore tradizionale per un libro cartaceo vanno, di solito, dal 4% al 10%. Le percentuali sono più alte per il formato eBook: se si ha fortuna, si può arrivare anche al 25%.

Con Amazon il guadagno è nettamente superiore. Su ogni copia cartacea la royalty è pari al 60%, mentre sugli eBook si arriva al 70% per ogni opera con un prezzo compreso tra 2,69€ e 9,99€ (altrimenti, si scende al 35%).

Detto questo, va precisato che pubblicando in maniera autonoma su Amazon KDP e altre piattaforme, va prima scritto e curato un prodotto di qualità!

Nel lontano 2012 (anno del mio esordio), Amazon KDP era una novità assoluta in Italia ma adesso è una realtà molto nota e concreta. Ho iniziato a scrivere molto prima del fatidico anno dell’esordio e non mi sono mai fermata!

Nel 2021 ho pubblicato il primo titolo della nuova serie fantascientifica “Stargarden Universe” appartenente all’attualissimo sottogenere cybernature! Il titolo è “Dark Ghost e nell’anteprima su Amazon puoi vedere tutti i collaboratori che hanno contribuito alla qualità finale dell’opera!


Scopri anche la versione cartacea illustrata!

 

 

Se vuoi scoprire il mio percorso di formazione e le mie pubblicazioni dal 2012 a oggi, corri a leggere la mia biografia!

 

 

 

Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/

 

 

 

lunedì 13 giugno 2022

Come scrivere un libro per la prima volta: 3 schemi semplici per iniziare subito

 


Come scrivere un libro per la prima volta: 3 schemi semplici per iniziare subito

Come si scrive un libro per la prima volta?

In questo articolo non troverai un solo schema per scrivere un libro, ma ben tre, così da poter pianificare ogni fase in modo concreto e sostenibile. La parola chiave? Organizzazione:

  • Organizzare le idee
  • Organizzare il tempo
  • Organizzare la trama

Scrivere senza una guida spesso porta a perdere tempo o a bloccarsi. Ecco perché questi tre passaggi possono davvero cambiare il tuo approccio alla scrittura.

Come organizzare le idee per scrivere un libro?

Primo step: raccogli e struttura le idee. Puoi usare un diario di scrittura (anche ispirato al bullet journal), app come Scrivener o Notion oppure semplici quaderni.

Tre consigli fondamentali:

  • Raccogli tutto in un solo posto (digitale o fisico)
  • Raggruppa idee simili e assegna loro un titolo
  • Scrivi brevi descrizioni per ciascun concetto

Per una panoramica visiva e creativa, crea una mappa mentale con al centro la parola "libro" e rami tematici che rappresentano le fasi della scrittura. Ricorda: non è brainstorming, ma connessioni logiche! Quindi è necessario procedere con metodo e non alla rinfusa per svuotarsi il cervello.

Come organizzare il tempo per scrivere?

Secondo step: creare una tabella di marcia, anche chiamata tracker. Ti aiuta a tenere tutto sotto controllo e a valutare i tuoi progressi.

Obiettivi tipici (ma non obbligatori, puoi inserire ciò che più si adatta al tuo metodo):

  • Tempo giornaliero di scrittura
  • Numero di parole da scrivere

Usa strumenti digitali o il tuo diario di scrittura. Ogni giorno segna quanto hai scritto, se hai superato il target o se non hai scritto (e perché). È uno dei metodi più efficaci e semplici per creare abitudini solide e risultati concreti.

Questa è la fase dedicata all’ottimizzazione dei tempi. Se su questioni relative a tempistiche e organizzazione brancoli ancora nel buio, troverai l’articolo “Come organizzare la giornata tra casa, lavoro e interessi personali” davvero illuminante!

Come si fa una scaletta per scrivere un libro?

Terzo step: pianificare la trama con una scaletta. Non è una gabbia, ma un supporto strategico. Ti aiuta a:

  • Non rimanere bloccato
  • Gestire scene, conflitti, rivelazioni
  • Dare ritmo alla narrazione

Puoi partire da una struttura semplice (inizio, svolgimento, fine) oppure optare per una tabella dettagliata con tutti i capitoli.

Assicurati di aver chiarito:

  • Obiettivi dei personaggi
  • Conflitti interiori ed esteriori
  • Colpi di scena e backstory

Bonus: marca ogni capitolo secondo la sua funzione narrativa (azione, drammi, transizione, rivelazioni, ecc.) per equilibrare la tensione.

Uno schema basta per diventare autori?

No, servono anche disciplina, tecnica e conoscenza del mercato. L’ispirazione è solo il punto di partenza, utile ma non sufficiente per la gestione di tutto il processo. Se vuoi davvero scrivere un libro dall’inizio alla fine, devi creare il tuo sistema personale e applicarlo con costanza.

🎯 Vuoi davvero scrivere il tuo libro con successo?

Porta la tua scrittura al livello successivo con la guida “Come trovare il tempo per scrivere” e il diario strutturato di accompagnamento “Raggiungi i tuoi obiettivi”. Ideali per autori che vogliono passare dall’idea alla pagina scritta con metodo, motivazione e risultati tangibili.


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lunedì 6 giugno 2022

Scrittura veloce: 5 trucchi per scrivere più parole possibili al minuto


 

Come scrivere parole il più veloce possibile?

 

Per gli scrittori con tante idee (ma poco tempo) le tecniche di scrittura veloce sono un vero e proprio toccasana.

Se il tuo scopo non è quello di vincere i campionati mondiali di dattilografia, ma vuoi semplicemente ottimizzare il modo in cui digiti con la tastiera, pochi e semplici accorgimenti mirati faranno davvero la differenza.

Iniziamo!

 

Scrittura veloce sulla tastiera: 5 trucchi da applicare subito 

1. Posizionati correttamente: trova un punto d’appoggio per i gomiti, tieni la schiena dritta, posiziona lo schermo all’altezza degli occhi e applica i famosi consigli per assumere una postura il più possibile corretta dal punto di vista ergonomico. Stare seduti in modo da avere il corpo ben sostenuto ti aiuterà a concentrarti meglio e a evitare che i muscoli del collo e della schiena assumano posizioni innaturali e dolorose (specialmente a lungo termine).

 

A mio parere, vale assolutamente la pena investire in una sedia/poltrona adatta. La guerra fra gli amanti delle sedie da ufficio e degli amanti delle poltrone da gaming è sempre aperta. Io... sono schierata con le poltrone da gaming; da quando ho fatto il salto di qualità non ho mai più avuto alcun dolore. Provare per credere! Inoltre, per essere davvero extra si può attaccare il massaggiatore cervicale al posto del cuscino… e chi si sposta più?

 

2. Usa le scorciatoie (shortcut) della tastiera. Usare queste combo di tasti ti fa risparmiare tempo perché non devi spostare l'attenzione su altri strumenti (il mouse o il touchpad) e non devi nemmeno cercare i comandi nelle varie barre e menu dei programmi che usi.

 

3. Personalizza le impostazioni del tuo software di scrittura in modo da automatizzare le azioni più frequenti. 

 

Su Word ci sono le opzioni di sostituzione automatica, alle quali possiamo accedere da “Strumenti di correzione”. Ad esempio, possiamo impostare di sostituire << con «, in modo da avere le virgolette caporali a disposizione ogni volta che vogliamo e minimizzando ogni sforzo.

 

Scrivener si apre automaticamente dove l'hai lasciato alla fine della sessione precedente, incluse le finestre in split view (magari con appunti, scalette e foto di riferimento). Questa impostazione per me è cruciale, così non devo MAI perdere tempo a cercare il punto esatto da cui ripartire a scrivere.

 

4. A ogni area le sue dita.


Di Draco flavus - Opera propria,
CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2257968


  

Posizionando correttamente le dita e memorizzando i tasti come indicato, possiamo imparare la “scrittura a tastiera cieca”, nella quale non c’è più nemmeno bisogno di guardare la tastiera quando si digita.

 

Se come me vivi all'estero, oppure se ti è capitato di fare shopping di elettronica in altri Paesi o di connetterti da un internet café... magari hai scoperto che nonostante il layout diverso delle tastiere straniere, le tue dita sanno lo stesso dove trovare gli accenti e le altre comodità della tastiera italiana. Se ancora non hai sviluppato questo superpotere... non ti resta che scrivere di più!

 

Io scrivo abitualmente sia con tastiera tedesca che americana, cambiando la lingua solo dal lato software e non ho mai bisogno di guardare i tasti quando scrivo. Chiaramente batto tasti per tante ore al giorno da molti anni e posso solo confermare che la "scrittura a tastiera cieca" è indispensabile per produrre in modo più agevole e non solo più rapido. Infatti, vedere le parole che nascono sullo schermo in tempo reale dà molta soddisfazione e ti permette anche di valutare subito se la frase che hai scritto merita di esistere o no.

 

5. Poniamoci degli obiettivi di miglioramento e misuriamoli con gli appositi test della velocità di battitura. Oltre a darti un'idea delle tue capacità attuali, sono anche divertenti. Mi raccomando, tieni traccia di queste informazioni nel tuo diario di scrittura o nel bullet journal! Vedere i tuoi traguardi nero su bianco è una bella botta di motivazione!

 

Tuttavia, ci tengo a specificare una differenza molto importante che sussiste fra la velocità durante il test e la velocità durante la scrittura. Quando participi al test, devi leggere e copiare le parole date, anche se scrivi senza guardare la tastiera e ti concentri sempre sullo schermo, calcola che il cervello deve comunque coordinare l'informazione acquisita, prima di riconvertirla nel movimento delle dita.

 

Quando scrivi, invece, questo passaggio non c'è e le parole vanno direttamente dalla testa alle dita. Quindi, non ti abbattere se non ottieni chissà quale numero stratosferico e ricorda che in ogni caso più scrivi e più diventi veloce e preciso.

 

Un altro particolare di cui non si parla mai è la lunghezza delle unghie! Io le porto sempre molto lunghe e usando tastiere basse e sottili, posso premere più tasti muovendo meno le dita perché sfioro le lettere limitrofe con le unghie. Infatti, nelle rare occasioni in cui porto le unghie corte, la differenza si sente subito!


Visto che parliamo di obiettivi, sfide e velocità, ti consiglio di leggere anche l'articolo "NaNoWriMo Italia: cos’è e quali tattiche usare per vincerlo", si tratta di un evento che cade ogni anno a novembre ed è una bella maratona di scrittura!

 

 


I test della velocità di battitura

 

I test della velocità di battitura sono esercizi che permettono di misurare la propria performance nello scrivere parole il più velocemente possibile. Il più famoso è il “10 fast fingers, un sito che permette di esercitarsi e confrontare il proprio punteggio con quello degli altri utenti.

 

Ci sono diversi fattori che influenzano la velocità di battitura:

 

- La dimensione delle dita: quelle piccole sono più veloci e agili negli spazi angusti delle tastiere.

 

- La destrezza e allenamento.

 

- Essere abituati a usare esattamente quella tastiera, perché non tutte sono uguali e l’abitudine è un punto cruciale per stimolare la velocità

 

 

Quante battute si scrivono di solito in un minuto?

 

Per avere un’idea del nostro livello iniziale, è utile sapere che l’unità di misura della dattilografia è il WPM (words per minute), cioè il numero di parole scritte al minuto.

 

In base a questa unità di misura, possiamo stimare il nostro livello di scrittura veloce iniziale.

 

Il numero medio di WPM per la maggior parte delle persone è da 35 a 40. Ciò corrisponde a circa 170/190 battute. Per la differenza tra parole, caratteri e battute, ti consiglio l'articolo "Battute: come si contano?".

 

Vuoi sviluppare una scrittura veloce? Evita le distrazioni!

 

In questo articolo abbiamo visto che digitare velocemente è un'abilità molto interessante. Tuttavia, essere rapidi serve a poco se non riusciamo a mantenere la concentrazione, ritagliarci del tempo utile ed evitare le distrazioni.

 

Il segreto per scrivere in modo rapido e produttivo non è tanto infrangere la barriera del suono con le nostre WPM... è concentrarsi ed essere preparati. Per questo motivo ho preparato la guida speciale Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo). L’ho scritta per rivelare tutti i miei segreti di produttività e spunti utili per chi vuole scrivere un libro ma non sa da dove iniziare. Sono autrice indipendente dal 2012 e, in questi anni, ho accumulato un po’ di esperienza da trasmettere!



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Buona lettura e buon lavoro!


Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/