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lunedì 17 gennaio 2022

Streghe Wicca: 5 curiosità per conoscerle


  

Perché le praticanti della Wicca possono definirsi “Streghe”? 

 

La Wicca è una corrente religiosa appartenente al più ampio fenomeno del neopaganesimo. Spesso le adepte di questo culto si definiscono “streghe”, in continuazione con l’antica stregoneria medievale che portò avanti i riti sotterranei legati alle antiche divinità pagane.

La Wicca è uno stile di vita, un insieme di ideologie e valori molto complesso. In questo articolo cominceremo a conoscere alcune curiosità che la riguardano, dalla sua storia ai vocaboli tecnici (come ad esempio “wiccaning”, “coven”, “Dryghten” e molti altri!)

 

Streghe Wicca: 5 curiosità per conoscerle 

 

1. I gruppi Wicca si chiamano “coven” 

Iniziamo con un termine tecnico: coven! È una parola mutuata dal tardo scozzese medievale (ovvero “raccolta” o “riunione”) e a sua volta derivata dal latino “conventus”.

Coven è il nome che indica le comunità di streghe wiccan. Al loro interno avvengono rituali, iniziazioni e si celebrano le festività pagane come, ad esempio, i sabbat e gli esbat.

Per le tradizioni Wicca più antiche, come quella gardneriana/alexandriana, le coven sono il cuore pulsante del culto. Per fare qualche esempio di celebrazione Wicca possiamo citare il “grande rito”, che simboleggia l’unione sessuale tra i sacerdoti; l’”handfasting”, il rituale di nozze neopagano riconosciuto legalmente in Gran Bretagna, in Irlanda e in alcuni Stati degli USA; il “wiccaning”, ovvero il battesimo Wicca.



 

2. La tradizione più antica è la “Wicca gardneriana” 

La religione Wicca non ha una “chiesa” centrale e non ha nemmeno un’autorità massima riconosciuta. Al contrario, è frammentata in molteplici tradizioni diverse. La più antica è senza dubbio quella gardneriana, fondata dall’esoterista inglese Gerald Brosseau Gardner.

Egli dichiarò di essere stato iniziato come stregone nel 1939 dalla New Forest Coven, una congrega segreta presente nella zona di New Forest e dedita a trasmettere gli insegnamenti di un'antichissima religione misterica di origine pagana.

Gardner rielaborò quanto appreso dalla New Forest Coven in una forma più accessibile alla modernità e chiamò questo culto “Arte” o “la Nuova Religione”. I suoi principali rituali sono racchiusi nel “Libro delle Ombre” (“Book of Shadows”), uno dei massimi testi sacri della Wicca.

 

3. La prima associazione wiccan italiana è stata il “Circolo dei Trivi” 

In Italia la Wicca si diffuse soprattutto a partire dagli anni ’90.

La prima associazione organizzata fu il “Circolo dei Trivi”, con sede a Milano, il cui statuto venne registrato alla fine del 2002. È ancora in piena attività e si occupa di varie iniziative per la promozione della spiritualità wiccan, come ad esempio la pubblicazione della rivista Athame.

 

4. Esistono anche i wiccan eclettici 

Chi voglia perseguire gli ideali della Wicca non deve per forza appartenere a una coven. Esistono anche wiccan eclettici, che non sono affiliati a nessuna congrega e spesso non si riferiscono nemmeno a una tradizione particolare. Eseguono i rituali in autonomia e hanno una visione molto personale della spiritualità Wicca.




 

5. Il Dryghten, ovvero il principio universale 

Dryghten” è un termine in inglese antico che significa "Signore". Per le streghe Wicca indica il principio universale, l’unità che contiene in sé i due principi cosmici primari della Dea e del Dio.

 

Streghe Wicca e miti norreni 

 

La spiritualità Wicca mi ha sempre affascinata, anche in virtù dei miei studi sui miti norreni, sulle rune e sulle antiche lingue germaniche.

Tutte queste passioni sono state fondamentali per la stesura del mio romanzo urban fantasy “Playing with daggers”, in cui la protagonista è un’abile traduttrice di rune, nonché apprendista maga alla scoperta di un’antichissima magia vichinga: il seiðr.

Cos’è il seiðr? Be’, non ti resta che leggere il libro per scoprirlo!


Il seiðr è pericoloso? Chi è KARA SCHWERT?

Scoprilo subito sul tuo Kindle con “Playing with daggers”.


Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


lunedì 10 gennaio 2022

Test: quale strega Disney sei?


 

Vorresti essere una strega Disney? 

 

Per molti anni le cattive Disney sono state relegate al ruolo di comprimarie malvagie, ma grazie alle ultime rivisitazioni (soprattutto in live action) si sono conquistate le luci dei riflettori e sono diventate protagoniste.

Parecchie persone sognano di diventare una principessa, ma non sarebbe molto più interessante essere una potente e affascinante strega Disney? Magari una di quelle che comanda tutti e ha un intero regno sotto la sua egida?

E tu, quale strega Disney saresti se fossi protagonista di una storia dello zio Walt? Scoprilo con questo test!

 

Quale strega Disney sei? 

 

Osserva attentamente le tre figure che compaiono nell’immagine di apertura dell’articolo. Quale ti piace di più? Scegli il tuo numero e scopri quale strega Disney sei!

 

1. Regina di cuori 

 


 

La regina di cuori è in assoluto il personaggio più iconico di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Deve il suo aspetto alla Donna delle carte da poker, una figura antichissima. Si ritiene infatti che le prime carte cominciarono a circolare in Francia attorno alla metà del XV secolo, ma che fossero una derivazione dei semi più elaborati nati nel Nord Europa.

A dispetto del nome, la Regina di cuori non è affatto romantica. Al contrario, è dispotica, collerica e altezzosa… una vera queen!

Nel cartone ha un ampio abito nero, rosso e oro, e un vezzoso ventaglio a forma di cuore rosso. Nel live action del 2010, diretto da Tim Burton, ha un corpetto nero e rosso e una gonna rossa a cuori beige. Il volto è quello della meravigliosa Helena Bonham Carter ed è truccato con un delizioso rossetto applicato a cuore, che ricorda una geisha giapponese.

Colore fortunato: rosso

Simbolo fortunato: cuore

 

2. Malefica 

 



Malefica è la cattiva Disney più amata, nonché quella che ha avuto l’evoluzione più sorprendente nel corso dei decenni.

Nel cartone de “La bella addormentata” indossa un lungo mantello nero, ha la pelle bluastra, uno scettro magico e il suo famiglio è un corvo di nome Diablo. Ha modi aristocratici ed eleganti, dietro i quali cela un animo violento e vendicativo. Insomma, è un personaggio decisamente cool!

Nel film “Maleficent”, Malefica assume i bellissimi connotati di Angelina Jolie. Questa pellicola rivoluziona completamente il personaggio: non si tratta più di una strega demoniaca che perseguita gli innocenti per futili motivi, ma di una fata costretta a diventare malvagia a causa di un tradimento inflitto da un essere umano.

Colore fortunato: blu

Simbolo Fortunato: scettro

 

3. Grimilde 

 


 

Grimilde è la first lady, la prima strega che compare in un classico Disney.

Il suo bellissimo volto è ispirato alla statua di Uta di Ballenstedt, che si trova nel duomo di Naumburg (Germania) e raffigura una splendida nobildonna medievale.

Grimilde ha occhi verdi, labbra vermiglie e una lunga veste viola che sottolinea il fisico slanciato. È una persona orgogliosa e molto vanitosa, che non esita a ricorrere ai mezzi più scorretti per affermare la sua supremazia. La sua indole altera e crudele fa da perfetta controparte al carattere ingenuo e un po’ melenso di Biancaneve.

Questo personaggio verrà presto interpretato da un’attrice in carne e ossa: sono infatti cominciate le riprese del live action di “Biancaneve e i sette nani”. Nei panni di Grimilde troveremo la meravigliosa Gal Gadot, famosa per aver impersonificato l’eroina Wonder Woman nel DC Extended Universe.

Colore fortunato: viola

Simbolo Fortunato: specchio

 

E ora, una piccola sorpresa! Se vuoi giocare ancora e scoprire il tuo nome da strega, ecco un’altra immagine per te!



 

E se vuoi approfondire il tema della stregoneria, ti consiglio di dare un’occhiata all’articolo “Streghe vere oggi: dove abitano e quali poteri hanno”. Buona lettura!


Articolo scritto in collaborazione con Ivana Vele Poletti del blog Colorare la vita.


giovedì 6 gennaio 2022

Come scrivere un libro: guida completa dalla prima idea alla pubblicazione

 


In sintesi:
Scrivere un libro richiede molto più della semplice ispirazione: servono metodo, strumenti e una buona dose di disciplina. Questa guida ti accompagna dalle prime idee fino alla pubblicazione, aiutandoti a superare il blocco, a organizzarti e a capire quali strumenti usare. Non è solo una questione di talento: è una questione di scelte, di strategia e di costanza.

Dove si svolge l’azione e in quale epoca?

L’ambientazione è cruciale, soprattutto se scrivi fantasy e fantascienza. Il worldbuilding deve essere coerente e immersivo. Chiediti: in che mondo si muovono i personaggi? In quale epoca avvengono i fatti? Che tipo di realtà costruisci per il tuo lettore?

Come scegliere il narratore e lo stile?

Devi decidere chi racconta la storia e in che modo.

  • Prima persona: più intima, soggettiva, diretta.

  • Terza persona: più flessibile, può essere esterna o interna, onnisciente o limitata.

Ci sono anche altre possibilità, queste sono le più comuni. Ogni scelta influenza tono, distanza emotiva e accesso alle informazioni. Studiare bene questi aspetti fin dall'inizio ti evita riscritture faticose dopo.

Titolo provvisorio (e magari una cover!)

Dai un nome al tuo libro, anche se è solo provvisorio. Evita nomi dispregiativi come "romanzetto": il modo in cui chiami il tuo progetto influisce sul valore che gli attribuisci. Una cover provvisoria, anche creata con Canva, può aiutarti a visualizzare meglio il tuo obiettivo.

Perché fare una scaletta?

La scaletta ti salva dal blocco. Ti aiuta a sapere sempre cosa scrivere, a gestire il ritmo e a evitare vuoti narrativi. Puoi partire da una struttura generale o da una suddivisione in capitoli. Usa etichette per ogni capitolo (azione, dramma, rivelazione...) per tenere sotto controllo l’alternanza tra i momenti chiave.

Come organizzare la giornata?

Non servono otto ore al giorno: basta anche mezz’ora, purché sia focalizzata. Usa timer, to-do list, Google Calendar o metodi analogici come il tuo diario di scrittura. Scrivere 500 parole al giorno è meglio che aspettare l’ispirazione (che forse nemmeno arriva).

Può sicuramente aiutarti anche l'articolo gratuito "Come scrivere un libro per la prima volta: 3 schemi semplici per iniziare subito".

Programmi per scrivere un libro

  • Scrivener: avanzato, ottimo per progetti complessi (il mio preferito!).

  • Samsung Notes / Evernote / Notion: perfetti per appunti veloci ma anche strutturati.

  • Word/Open Office/Google Docs: basilari e universali. Per chi ha pochissime pretese o non vuole imparare a usare nuovi programmi più mirati.

  • Google Drive/Dropbox: cloud sicuro e sincronizzato. IL CLOUD NON SOSTITUISCE UN BACKUP FISICO! RICORDALO SEMPRE!

Strumenti utili

  • Computer, tastiera, hard disk esterni

  • Diario di scrittura e/o bullet journal

  • Postazione comoda, cuffie noise canceling

  • Kindle, Kobo o altro eReader (utile anche per revisionare)

Come iniziare a scrivere concretamente?

Puoi procedere in modo cronologico o per scene. L’importante è cominciare, anche scrivendo scene slegate. Non puntare alla perfezione: la prima bozza serve solo a tirare fuori le idee. La qualità arriva dopo.

Cosa succede dopo la prima bozza?

  1. Riposo: lascia decantare il testo almeno un mese.

  2. Rilettura: cerca buchi di trama, infodump, passaggi piatti.

  3. Bozza 2: riscrivi i punti deboli e migliora la lingua troppo confusa.

  4. Bozza 3: approfondisci personaggi e worldbuilding.

  5. Beta reader: raccogli feedback da lettori ideali.

  6. Bozza 4: valuta i commenti, lavora su dialoghi e ritmo.

  7. Bozza 5: affina lingua, colpi di scena e struttura narrativa.

Editing, correzione bozze e pubblicazione

  • Editing: migliora struttura, stile e coerenza con un professionista.

  • Correzione bozze: cerca refusi e piccoli errori con un professionista (meglio se fatta da occhi nuovi).

  • Cover e impaginazione: fondamentali per la versione finale (cartacea o ebook). Consiglio di rivolgersi a professionisti e/o di dotarsi del programma Vellum per impaginare autonomamente senza impazzire (al momento c'è solo per computer Apple). 

Quanto costa autopubblicare?

  • Beta reader: gratis

  • Editing: da 4€ a cartella

  • Correzione bozze: da 1€ a cartella

  • Impaginazione: anche 200€+ e costante revisione da parte tua

  • Grafica: cover premade da 30€, personalizzate oltre 200€

La pubblicazione su Amazon è gratuita, ma per un libro di qualità servono investimenti. In alternativa, puoi iniziare con scambi di favori e collaborazioni tra professionisti.

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