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lunedì 28 marzo 2022

Come organizzare la giornata tra casa, lavoro e interessi personali



In sintesi:

Organizzare la giornata non è solo questione di disciplina: è una forma di autodifesa contro la dispersione, la procrastinazione e lo stress. Questo articolo raccoglie strategie pratiche e strumenti per ritagliare tempo di qualità per la scrittura (e altre passioni), bilanciando casa, lavoro e benessere personale. Adatto sia a chi parte da zero che a chi ha già provato a organizzarsi ma ha mollato.


Come gestire il tempo quando hai troppe cose da fare?

Se ogni giorno sembra scivolarti dalle mani, non sei solo. Ma la buona notizia è che puoi riprendere il controllo. Ecco da dove partire:

1. Dai un ordine alle tue priorità

Dividi le tue attività in tre categorie:

  • Da fare per forza (es. lavoro, appuntamenti)

  • Voglio farlo (es. leggere, scrivere)

  • Forse (es. lavatrice, sistemare l'armadio)

Scrivi tutto, poi assegna un colore o una colonna a ciascuna categoria. Seleziona solo 3 attività per categoria e indica quanto tempo richiedono. Questo è il tuo punto di partenza. Usalo per pianificare ogni giornata.

2. Crea una mappa degli impegni ricorrenti

Anche le attività più banali (spesa, doccia, pasti) meritano spazio nel tuo calendario. Per ognuna, indica durata e frequenza. Riconoscere ciò che si ripete è il primo passo per ottimizzare e automatizzare.

3. Lascia spazio al caos

Non pianificare ogni minuto: lascia cuscinetti di tempo tra le attività. Servono per riposare, gestire imprevisti o semplicemente respirare.

4. Consulta sempre la tua lista

La lista serve solo se la usi. Scegli strumenti portatili (agenda leggera, app con notifiche) e consulta il tuo programma almeno due volte al giorno.

5. Multitasking? Solo se intelligente

Evita il multitasking dannoso (es. scrivere mail mentre parli al telefono), ma sfrutta le combo compatibili:

  • Audiolibro + pulizie

  • Podcast + camminata

  • Serie TV + riordino

  • Note vocali + bucato


Come organizzare la giornata per essere produttivi davvero?

Blocchi di tempo + timer + raggruppamento = efficienza

  1. Blocchi: trasforma i compiti in appuntamenti nel calendario.

  2. Raggruppa: categorie utili: "fuori casa", "a casa ma occupato", "tempo libero".

  3. Timer: imposta 15 minuti per ogni micro-compito. Oppure usa playlist a tempo.

Con questo metodo puoi liberare spazi per ciò che conta davvero: scrivere, studiare, leggere.


App per organizzare la giornata: cosa usare davvero?

  • Google Calendar: per sincronizzare tutto e ricevere notifiche.

  • Notion / Evernote: per chi ama schemi, progetti e tracciamento avanzato.

  • Google Keep: per note rapide stile post-it.

  • Forest: un timer che "coltiva" alberi mentre lavori.

E se vuoi giocare con la produttività:

  • Gamification: app che danno punti per ogni compito svolto (ce ne sono anche a tema fantasy!).


Carta o digitale? Il metodo ibrido vince

Scrivere a mano stimola più aree del cervello. Ma l'elettronica ti salva quando sei fuori casa. La soluzione migliore? Usa entrambi.

Inizia su carta, libera la mente, poi riporta i compiti essenziali in agenda o app.


Se sei uno scrittore: come trovare spazio per scrivere ogni giorno?

  1. Scegli un target minimo (es. 500 parole).

  2. Segmenta in più sessioni (es. prima del lavoro, pausa pranzo, sera).

  3. Approfitta dei momenti morti (es. trasporti, code) per annotare idee.

Non importa quando scrivi, ma che scrivi. Anche se solo 15 minuti al giorno.

Ascolta l'episodio "🏆 Piccoli passi, grandi libri: il potere di 15 minuti al giorno!" del podcast gratuito "Missione Scrittura"!


Strumenti per chi ama scrivere (davvero)




Scopri il diario guidato "Raggiungi i tuoi obiettivi - scrittura, pianificazione e produttività", pensato per aiutarti a:

  • impostare obiettivi realistici

  • ritagliarti tempo concreto

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Contiene anche esempi, schede e motivazione... oltre a pagine puntinate per i tuoi appunti imperdibili!

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lunedì 21 marzo 2022

Diario della gratitudine: esempi pratici per iniziare subito

 

 

Compilare un diario della gratitudine quotidiana è un’abitudine sana, utile e positiva... ma da dove iniziare? 

 

La gratitudine ci aiuta a focalizzarci sulle cose positive della nostra esistenza e a essere più creativi. Quando siamo grati, il nostro atteggiamento verso la vita cambia: invece di lamentarci per i nostri problemi, iniziamo a cercare soluzioni.

Vorresti cominciare a scrivere un diario della gratitudine, ma non sai da dove iniziare? Niente paura: leggendo questo articolo troverai tanti esempi e dritte per avviare questa pratica, che ti porterà molti benefici!

Prima di tutto, scopriamo in cosa consiste e quando nasce!

 

Chi ha inventato il diario della gratitudine?

Il diario della gratitudine (in originale “gratitude journal”) è stato proposto al grande pubblico dalla giornalista americana Oprah Winfrey, verso la metà degli anni Novanta.

Gratitude is recognizing the fact that everything good that happens in your life is a gift” ha dichiarato Oprah, ovvero “gratitudine è riconoscere il fatto che tutto ciò che di buono accade nella tua vita è un dono”.

Non bisogna dare nulla per scontato, non bisogna mai cessare di meravigliarci per la bellezza delle piccole cose che ci accadono ogni giorno.

 

Diario della gratitudine e mindfulness




Diario della gratitudine e mindfulness sono profondamente legati.

La mindfulness è l’atteggiamento mentale di chi vive le sue giornate con pienezza, sviluppando una totale consapevolezza di sé e del momento presente, senza rimpianti per il passato o ansie per il futuro.

Il diario della gratitudine è utile per coltivare la mindfulness: aiuta a scoprire le infinite opportunità di apprezzamento giornaliero, che spesso nella frenesia quotidiana tendiamo a tralasciare.

Possiamo essere grati di quello che abbiamo in ogni istante che viviamo e in ogni luogo in cui ci troviamo.

Possiamo essere grati per i piccoli aspetti della nostra vita come il caffè alla mattina, la tisana alla sera, il cibo che mangiamo, un fiore appena sbocciato o una giornata di sole. Ci sono molte cose per cui vale la pena esercitare la gratitudine, che non hanno nulla a che vedere con gli aspetti materialistici dell’esistenza.

 

Come funziona il diario della gratitudine?

Il funzionamento è molto semplice: per prima cosa, devi prendere coscienza delle piccole cose che ti rendono felice. In questo modo potrai vedere la vita attraverso una lente positiva e sentirti subito meglio!

Ogni volta che ti viene in mente qualcosa che ti arreca benessere, annotalo sul tuo quaderno della gratitudineHai bisogno di esempi pratici per iniziare? Allora vediamoli insieme!

 

Diario della gratitudine: esempi pratici!

 


 

Siamo arrivati al cuore del nostro excursus sul diario della gratitudine: gli esempi pratici che ti aiuteranno a iniziare questa magica pratica! Ecco qualche spunto per iniziare subito.

 

·      Lista della gratitudine. Un ottimo modo per cominciare è preparare delle liste tematiche, come ad esempio: “5 ricordi belli”, “5 libri che mi sono piaciuti”, “5 canzoni che adoro”, “I miei 5 cibi preferiti” e così via.

·      Gratitudine giornaliera. Un’ottima consuetudine è abituarsi a scrivere nel diario tutti i giorni, senza però vederlo come un obbligo... non occorre scrivere poemi, basta una sola parola! Per cosa sei grato/a oggi? Un sorriso, il sole, una tazza di tè, una pagina di libro, una puntata del tuo telefilm preferito... largo alla creatività! Se poi scopri che scrivere è il tuo forte, puoi iniziare a coltivare anche questa passione! Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere la guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo) .

·      Diario della gratitudine: frasi motivazionali. Divertiti a decorare il tuo diario della gratitudine con frasi significative, che possono aiutarti a mantenere il focus sul qui e ora. Ad esempio: “La gratitudine mi insegna ad apprezzare quello che ho, anziché lamentarmi di quello che non ho”; “Essere grati non significa accontentarsi, ma riconoscere la bellezza dei traguardi raggiunti”; “Gratitudine e felicità vanno a braccetto: se siamo grati di quello che abbiamo, allora siamo più felici”.

·      Mandala da colorare e scritte creative. Un buon diario della gratitudine dovrebbe contenere alcune pagine guidate, magari con una breve presentazione e qualche scheda da compilare, ma anche molte facciate libere per scatenare il tuo estro... ancora meglio se puntinate! In questo modo avrai tutto lo spazio per scrivere le tue frasi motivazionali come vorrai. Oltre a ciò, sarebbe poi il massimo avere qualche pagina da colorare (per esempio con mandala), in modo da rilassarsi quando si è troppo stanchi per scrivere o non si hanno idee.

 



 

Consiglio aggiuntivo: mi raccomando, il diario deve essere cartaceo e la scrittura a mano! I dispositivi elettronici sono utilissimi per mille attività, ma per ritagliarci un momento di relax e benessere interiore è utile scollegarsi da schermi di pc, tablet e cellulari.

Vedrai che scrivere “alla vecchia maniera” sarà un bellissimo momento per prenderti cura di te e ti darà benefici immediati!

 

Il tuo primo diario della gratitudine ti aspetta!

 



 

Non vedi l’ora di iniziare a scrivere il tuo diario della gratitudine? Gli esempi di cui sopra ti hanno ispirato e ti piacerebbe metterli in pratica subito? Allora potrebbe interessarti la mia linea di quaderni e diari dedicati a questa pratica!


Al loro interno troverai una piccola guida introduttiva, schede da compilare, mandala da colorare e molte pagine puntinate per esprimere tutta la tua creatività!

Se vuoi dare un’occhiata... scopri qui tutta la linea di quaderni (sempre in aggiornamento!)



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lunedì 14 marzo 2022

Cosa significa “BuJo” e come crearne uno tutto tuo




Cosa significa BuJoÈ la sigla per bullet journal e vuol dire letteralmente "diario per elenco puntato". Detto così sembra una sciocchezza, invece la semplicità di questa strategia, combinata con altri trucchi, può davvero dare una bella spinta alla tua creatività.

 

Alla scoperta di uno strumento potentissimo per organizzare le tue giornate e le tue idee creative! 

 

I vantaggi di avere un bullet journal, bujo per gli amici, sono molteplici. In questo articolo vedremo i principali benefici di questo strumento e poi spiegherò come puoi impostare il tuo bujo per stimolare la creatività e magari diventare uno scrittore produttivo!

 

Il bullet journal è uno strumento molto efficace per supportarti nell’organizzazione delle tue giornate, delle tue idee e per la tua crescita personale. Ti aiuta a sfruttare una delle cose più potenti a tua disposizione: la tua mente!

 

So che online ci sono foto e video di bujo super decorati e bellissimi: il confronto può scoraggiare. Tuttavia, ricorda che lo scopo del bujo è l’organizzazione e che tutta la parte estetica è facoltativa e non influisce sulla funzionalità del tuo diarioNon importa se sei un artista o no. Chiunque può usare questo sistema per liberare la propria creatività, anche se il massimo delle tue capacità attuali è limitato agli omini stecco! Il punto non è la decorazione, ma offrire un supporto all’atto creativo; se il design del bujo ne fa parte, molto bene… ma se non ti aiuta, non prendere sul serio l’aspetto decorativo.

 

Uno dei vantaggi principali del bujo è avere una piattaforma personalizzata per impostare i tuoi obiettivi in base alle tue esigenze al tuo stile di vita.

 

Il bullet journal differisce da una normale agenda perché si basa su pagine libere (di solito si prediligono i fogli puntinati per creare schemi, tabelle e altri supporti visivi) per le quali l'impostazione va creata da zero. Capita spesso di comprare agende che poi non usiamo perché la suddivisione non rispecchia le nostre necessità o perché il nostro stile di vita cambia e magari alcune settimane sono piene, mentre altre restano vuote. Il bullet journal offre flessibilità totale, dato che sei libero di cambiare impostazione quando vuoi, se con quella in uso non ti senti produttivo, oppure se vai in vacanza e vuoi tenere un diario di viaggio insieme alle note relative ai tuoi impegni.

 

Ci sono molti modi in cui il bujo può stimolare la tua creatività. Per esempio, sarai in grado di assicurarti che tutte le tue idee siano registrate in un unico posto. Se ti capita di usare molto i post-it, invece di attaccarli dove capita, puoi raccoglierli tutti nel tuo bujo per una consultazione semplice e sicura.

 

Il bullet journal, pur essendo principalmente un mezzo organizzativo, può diventare anche un diario e un archivio di ciò che ti succede. Grazie alla possibilità di creare sezioni, puoi sempre scegliere tu come utilizzarlo al meglio.

 

Se l’idea di usare uno strumento cartaceo ti fa storcere il naso… tranquillo! Puoi fare la stessa cosa anche in modo elettronico, specialmente se hai un tablet dotato di penna. Ci sono diverse app dedicate, ma puoi seguire lo stesso principio anche con dei comuni file di testo o delle semplici note, l’importante è mantenere ordine. Se hai uno smartphone/tablet vecchio ma ancora funzionante, puoi pensare di dedicarlo esclusivamente alla produttività, per esempio come strumento dedicato solo alle note e ai timer. In questo modo non consumerai batteria e risorse del tuo mezzo principale… però ricordati di mantenere tutto sincronizzato e attivo.




 

Cosa scrivere in un bullet journal? 

Il bullet journal è un diario molto particolare, reso famoso da Ryder Carroll con la guida “Il metodo Bullet Journal” il cui scopo principale è quello di aiutarti a essere più produttivo. Si tratta di un diario con molti elenchi puntati (i famosi bullet del titolo), dove ogni punto rappresenta un compito da portare a termine. Con questa strategia puoi gestire tutti i tuoi impegni e appuntamenti senza il layout costrittivo e asettico di una normale agenda.

 

Qui parlo nello specifico di come il bujo può aiutarti a sviluppare la creatività e a diventare uno scrittore produttivo grazie alla libertà di una struttura personalizzabile, non del metodo di Ryder Carroll, per quello ti consiglio di fare riferimento alla sua guida ufficiale.

 

Dal punto di vista creativo, il bullet journal ti aiuta a:

·      Tenere traccia di tutto ciò che devi/vuoi/dovresti fare

·      Riflettere su quello che fai e su cosa può esserti utile per migliorare

·      Organizzarti meglio, specialmente se lavori a diversi progetti creativi

 

Per uno scrittore, il bujo è un potente alleato perché permette di annotare qualsiasi cosa in modo da ritrovare le informazioni in seguito (per esempio creando un indice).

 

L'uso più comune del bullet journal è prendere appunti, pianificare le attività quotidiane (magari in ordine di priorità) e gestire i progetti di scrittura (per esempio con un appunto sull’avanzamento di ogni progetto) orientandosi nello specifico sugli obiettivi da raggiungere e non esclusivamente sulla conservazione delle idee. L’approccio di un bujo è proattivo perché ti aiuta a passare dalla teoria alla pratica.

 

Prendi sul serio ciò che scrivi e pensa bene ai passi necessari per concretizzare i tuoi piani. Mentre un diario è più uno sfogo e un’attività liberatoria di journaling, l’obiettivo del bujo è supportare la creatività e la produttività, sebbene anche il bujo possa avere lo stesso effetto liberatorio e terapeutico di un diario.

 

Usare un bujo per decidere i tuoi obiettivi e creare una strategia attuabile per raggiungerli, ti aiuterà a renderti conto che scrivere ed essere produttivo e concentrato è possibile e alla tua portata.

 

Io preferisco avere un bujo per la pianificazione generale di tutti i miei progetti (tanti), uno specifico per ogni progetto e un diario personale in tre quaderni diversi. Già non sono molto brava a scrivere cose brevi… l’ultima cosa di cui ho bisogno è gestire lo spazio dove invece ho libertà di espressione totale. Dato che diari e quaderni rispecchiano il mio gusto estetico, vederli adornare la mia postazione è un ulteriore fattore motivazionale. Parlo nell’importanza di avere una postazione gradevole anche nell’articolo “Come si scrive un libro… senza perdere tempo!”. 

 

Inoltre, il bujo si può usare per raccogliere post-it e altri fogli volanti, ma anche ricordi di viaggio (biglietti, cartoline, ecc.) da incorporare nel romanzo in corso. Puoi disegnare e fare schizzi e scrivere tutto ciò che vuoi ricordare in seguito.

 

Come avrai notato, il cosa scrivere nel bujo è un tema sconfinato.

 

Puoi anche usarlo per liste di cose da fare e colonne per suddividerle con: da fare, in corso e fatto. Cosa mettere in queste liste è un argomento altrettanto sconfinato. Potresti fare uno specchietto su come vorresti che fosse la tua sessione di scrittura ideale; potrebbe essere una cosa del genere:

· Dalle 21.00 alle 22.00: sessione di scrittura serale. Progetto “Kiss me Licia”

·      Obiettivo: scrivere 500 parole.

·      Argomento: capitolo 5, scena in cui Licia e Mirko litigano

·      Utilità della scena: Giuliano, spaventato dalle urla, scappa di casa e si perde. Ovviamente, Licia e Mirko devono mettere da parte la discussione per cercare Giuliano insieme.

 

Lo scopo di assegnare compiti specifici alla sessione è di sapere sempre cosa fare, perché e la rilevanza delle azioni. Seguendo questo principio, avrai più possibilità di scrivere pezzi che effettivamente servono e non scene vuote che poi dovranno essere tagliate perché inutili nell’organico del romanzo. Trovi una spiegazione dettagliata di questa e di altre strategie nella guida specifica "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo). In questo manuale trovi anche un compendio di tecniche utili raccolte col nome di Metodo Dente di Leone.

 

Posto che anche scrivere pezzi vuoti da tagliare ha una sua utilità: ti permette di conoscere meglio i personaggi, l’ambientazione e altri dettagli. A volte, scrivere determinate scene (inutili per la trama) è comunque un’attività produttiva per te come autore, perché ti aiuta a metterti in contatto con altri lati della tua opera, sfaccettature che fanno parte del backstage e che non vedranno le luci della ribalta ma che sono parte del progetto e che emergeranno in altri contesti.

 

Se ogni volta ti impegni al 100% per rispettare questo piano ideale, non solo imparerai a scoprire quali sono le tue difficoltà e i tuoi punti di forza (magari fai fatica a raccontare i motivi del litigio, però il dialogo ti riesce con facilità), ma inizierai a creare una routine di scrittura e, se prosegui, prima o poi riuscirai a gestire la sessione proprio come immaginavi.


Un altro esempio di cosa scrivere nel bujo è una scheda per lo sviluppo dei personaggi. A mio avviso, è più utile scrivere cose lunghe al computer, però nel bujo puoi fare una tabella con delle note veloci su dettagli che magari potresti dimenticare, come il colore degli occhi e altri segni particolari. 


Se hai difficoltà a tenere tutto sotto controllo, ti consiglio le comode schede da compilare incluse nel diario di scrittura guidato "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".

 

Come vedi, puoi annotare qualsiasi cosa. Io ho usato molto il bujo durante la progettazione di alcuni romanzi mentre ero in vacanza al mare. Ho fatto tutta la scalettatura generale a mano, sotto il sole e con i piedi a bagno… cosa che nemmeno col tablet sarebbe stata possibile senza mettere in pericolo il dispositivo.


Come fare un BuJo


Il cuore di un bujo sono le sue sezioni e un sistema per navigare fra le varie suddivisioni è altrettanto importante.

 

Per quanto riguarda le sezioni, se non sei molto sicuro e vuoi impostare il bujo come un’agenda, potresti dedicare una pagina a ogni giorno. Se invece sei proprio deciso a lanciarti in questo mondo, puoi scegliere tu come suddividere le tue sezioni in piena libertà.

 

Per esempio, puoi creare una sezione (di quante pagine dipende dalle tue attività) dove inserisci gli obiettivi a lungo, medio e breve termine. Per ogni obiettivo dovrai analizzare i passi da compiere per raggiungerli e probabilmente spezzarli in passi più piccoli.

 

In un’altra sezione puoi inserire le aree da migliorare e le risorse per farlo. Libri utili, corsi, costi, tempistiche e scopi. Appunti relativi a manuali che stai studiando o articoli che hai letto.

 

Molto funzionale è anche una sezione dedicata alla ricerca, in modo da raccogliere temi e appunti su argomenti specifici da approfondire.

 

Poi ci sarà dello spazio per gli appunti sparsi e per raccogliere i post-it volanti. Puoi inserire una sezione di riflessione settimanale, dove riassumi come sono andate le varie attività.

 

Se hai già scritto un po’ di cose, magari sei già anche in contatto con dei beta reader. Una sezione per la gestione degli invii e dei commenti può davvero aiutarti a fare il punto della situazione.

 

Ricordati di inserire una sezione dedicata ai tuoi successi, in modo da poterla guardare quando ti sembra di fallire. A questo proposito, puoi includere nel tuo bujo anche una sezione dedicata al diario della gratitudine (oppure svilupparlo separatamente su un quaderno apposito).


Puoi organizzare le informazioni come vuoi, per esempio creando un indice o usando dei segnalibri. Ci sono anche soluzioni molto creative, come colorare i bordi delle pagine o usare washi tape e dutch doorAnche il color coding (assegnare un colore a ogni argomento) è un alleato molto valido. In alternativa, puoi anche usare il fronte per una cosa (es. la panoramica dei progetti) e il retro per un’altra (un progetto specifico in corso), dipende tutto da te e da come preferisci consultare i tuoi appunti.

 

Se opti invece per il bujo elettronico, anche alcune app (per esempio Notion) ti permettono di assegnare colori ed etichette ai tuoi appunti. Notion ha degli interi template con diverse visualizzazioni per monitorare qualsiasi cosa.

 

Personalmente, una cosa che apprezzo molto dei bujo è il mondo dei tracker, cioè delle tabelle di avanzamento. Si possono fare anche su Excel e su Notion, però mi piace tenere il quaderno aperto sul tavolo e avere sempre sott’occhio la situazione. Inoltre, un vantaggio di usare un bujo cartaceo è il fattore sicurezza. Premesso che è INDISPENSABILE dotarsi di un sistema di backup serio e funzionante, avere un po’ di informazioni disponibili anche in modo analogico è un ulteriore livello di sicurezza.

 

Sebbene i tracker siano utilissimi, riconosco anche che sarebbe meglio usarli con cautela. Alcuni scrittori (come me) sono molto sensibili alle statistiche e una tabella (o svariate tabelle) del genere può essere vista come un’ulteriore fonte di stress se gli obiettivi inseriti sono troppi, troppo grandi o più impegnativi del previsto.

 

Un esempio di tracker semplice è disegnare un quadratino (o altra forma) per ogni giorno del mese e colorarlo ogni volta che si completa una sessione di scrittura (o altra azione designata). Se vuoi essere più preciso, puoi indicare anche quante parole hai scritto, quanto tempo ci hai messo e l’argomento. Come vedi… puoi rendere i tuoi tracker più o meno complessi.


Il mio bullet journal non è per niente artistico perché non ho nemmeno una frazione della pazienza che servirebbe per fare le cose che piacciono a me 😂 Però è colorato e funzionale e, soprattutto, efficiente. Questo è il tracker concluso del NaNoWriMo 2021 con tutti i word count in color coding 🦄 Alla fine anche una strofa da "Win" degli ATEEZ miei compagni di viaggio da qui all'infinito 🚀


Se lavori con scadenze e per esempio hai già una stima di quante parole devi scrivere in totale (come succede durante il NaNoWriMo), allora avrai probabilmente un target giornaliero. Ebbene, nel tuo tracker puoi inserire l’obiettivo previsto e monitorare ogni giorno se l’hai raggiunto o no, oppure se l’hai superato.

 

Il controllo costante ti permette di individuare delle tendenze nella tua produttività e di trarne le dovute conclusioni. Magari noti che il mercoledì sera spesso fai fatica. Come mai? Come puoi migliorare la situazione?





Bullet Journal: come iniziare 

Prima di tutto ti servono gli strumenti adatti. Molto probabilmente avrai da qualche parte un quaderno che non usi: va benissimo. Se invece vuoi partire fin da subito con soluzioni meno sperimentali, puoi acquistare un prodotto con pagine puntinate e altre caratteristiche speciali.

 

Scegli il quaderno o l’agenda che preferisci. Fra le soluzioni componibili ci sono Filofax (e simili) e Midori o un normalissimo raccoglitore ad anelli. Se non sei pronto per un sistema totalmente libero, puoi unire una comune agendina a un quaderno puntinato, oppure acquistare un bujo precompilato (esistono ma non sono sempre facili da reperire). Proprio perché non ci sono molte risorse specifiche per gli scrittori, io stessa ho creato una linea di quaderni, fra i quali ce ne sono diversi (con cover per tutti i gusti) con schede preimpostate per facilitare il lavoro: dai un'occhiata qui su Amazon al prezzo di 4,99€.


Scopri gli interni di questo quaderno per scrittori qui su Amazon!


 

Se invece cerchi qualcosa di strutturato e con indicazioni chiare da seguire, dai un'occhiata al diario "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività".





Secondo me, la soluzione più funzionale è usare un calendario elettronico per appuntamenti e impegni (specialmente quelli fissi e con orari noti) e il bujo per la parte speculativa e organizzativa che ti serve per studiare prima come suddividere il tuo tempo e la tua energia in modo funzionale.

 

Per iniziare in modo semplice a familiarizzare col metodo, ti consiglio di partire con progetti piccoli. Un buon modo per cominciare è il diario delle letture perché ti permette di tenere traccia dei libri che hai letto, di quelli che vuoi leggere e di quelli che hai comprato (ma non ancora letto). Puoi anche inserire una nota di gradimento e qualche appunto su cose interessanti che hai notato (sia positive che negative). Dato che la lettura è parte integrante della scrittura, questo archivio ragionato ti sarà utile anche per migliorare la tua tecnica. Inoltre, puoi iniziare fare delle ricerche preliminari su certi temi che poi tratterai nel tuo romanzo.

 

Allo stesso modo, puoi fare delle raccolte di canzoni, film e serie: puoi trovare ispirazione ovunque. Se guardi la tua serie preferita e un episodio ti fa venire delle idee, scrivi subito il nome della serie, il numero dell’episodio e il minuto in cui si è accesa la lampadina. Questo ti permetterà di rivedere la scena quando vorrai, nel caso l’ispirazione dovesse tradirti. Questo metodo si presta anche per fare dei confronti fra libro e film/serie.

 

Sempre per fare pratica prima di iniziare a gestire cose più complesse, prova a usare il tuo bujo per annotare le sensazioni che vuoi trasmettere nel tuo libro. L’impostazione della pagina può essere molto basilare, a due colonne: una in cui inserisci la sensazione che ti interessa e una dove scrivi una proposta sul come farlo.

Per esempio: felicità istantanea.

Mario è triste ma entra al bar e alla radio c’è la sua canzone preferita, abbassa lo sguardo sulla teca e c’è un’offerta sui cornetti al cioccolato: subito si sente meglio.

 

In questo modo ti abituerai a ragionare sui contenuti che ti interessano e a come esprimerli al meglio.


 

Bullet journal: dove comprarlo 

Amazon è certamente una miniera preziosa per quaderni di ogni genere e prezzo (anche versioni economiche di marchi famosi come Filofax). Anche da Tiger si trovano dei prodotti validi e a basso prezzo, specialmente per chi non ha intenzione di usare acquerelli e altri strumenti che richiedono carta più spessa del normale.

 

Fra le marche più amate (fascia di prezzo medio-alta, dai 15€ in sue più popolari che offrono quaderni con circa 200 pagine puntinate, copertina rigida, taschina porta ricordi e segnalibri, ci sono Leuchtturm1917, Notebook TherapyMoleskinePaperblanks e Ottergami.

 

I punti di forza di queste marche famose sono senza dubbio la bellezza del quaderno come oggetto in séla durabilità e la resistenza della cover rigida (anche in similpelle) e il fatto che il quaderno resta aperto da solo sul tavolo in qualsiasi punto, rendendo compilazione e consultazione più semplici. Due punti che possono essere discutibili a seconda di esigenze e stile di vita sono il prezzo e il peso nella borsa. Se hai intenzione di avere il tuo bullet journal sempre con te, è vero che la copertina rigida lo proteggerà, però sarà un po’ pesante da trasportare, anche a causa dello spessore. Se sei sempre in giro e di corsa, alla lunga potrebbe essere scomodo.

 

Se preferisci qualcosa di sottile, flessibile e portabile, progettato apposta per supportare autori e lettori, anch’io ho creato una linea specifica di quaderni tematici in vendita su Amazon (fascia di prezzo bassa). Ho pensato a tre categorie base:

- Percorsi di lettura (fantascienzavampiriangeli e altri in arrivo)

- Crescita personale (gratitudine e scrittori produttivi)

- Solo pagine puntinate

 

La mia linea è pensata per avere un bujo leggero da trasportare ovunque, per questo ha 120 pagine e la copertina flessibile. Inoltre, grazie agli inserti tematici, non dovrai mai più temere il vuoto della pagina bianca. Ho infatti preparato alcune linee guida molto semplici che ti aiuteranno sia a trovare nuove letture, sia a scrivere il tuo prossimo romanzo.




 

BuJo: un ottimo strumento per gli apprendisti scrittori! 

Il bullet journal è un ottimo strumento per gli apprendisti scrittori, perché ricordarsi tutto perfettamente e al momento giusto è una missione impossibile… ma dato che non amo la parola impossibile, dirò solo improbabile! Avere un posto fisso in cui organizzare la scrittura e prendere appunti è vitale per avere tutto sotto controllo.

 

Sia che tu scelga di scalettare tutto il romanzo prima di iniziare a scrivere, sia che tu preferisca inseguire l’ispirazione, una domanda resta: dove trovare il tempo per scrivere?

 

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