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lunedì 25 aprile 2022

Come organizzarsi per scrivere un libro dall’inizio alla fine


Per scrivere un libro da cima a fondo ci vogliono costanza e organizzazione, altrimenti si corre il rischio di lasciarlo a metà o addirittura fermarsi dopo le prime battute. In questo articolo vediamo come raggiungere l’obiettivo di realizzare un’opera completa senza impazzire!

 

Ecco come scrivere un intero libro, anche se hai poco tempo e sei un esordiente

 

Definisci un obiettivo quotidiano.

 

Tutti noi abbiamo una vita da gestire, per questo è importante avere un obiettivo chiaro e da perseguire giornalmente.

 

Soprattutto se sei un esordiente e non sai bene da dove cominciare, ti sarà di aiuto iniziare con 2 strategie basilari.

 

1.    Decidere quanto tempo dedicare alla scrittura

2.    Quantificare il progresso in base a un compito preciso

 

Entrambe le strategie sono molto valide e possono essere usate anche in modo congiunto o alternato, a seconda del progetto in corso. Cruciale è tenere traccia di tutto in modo organico, puoi optare per una soluzione elettronica o cartacea, basta che ti segni tutto da qualche parte!


Scopri l'anteprima degli interni di questo quaderno sulla pagina Amazon!


 

Nel primo caso, occorre trovare un lasso di tempo fisso e non negoziabile da dedicare esclusivamente al tuo lavoro di autore. Indicativamente, una tempistica che permette un avanzamento tangibile è di circa 30 minuti (possibilmente ogni giorno).

 

Programmare il tempo in cui lavorerai renderà le tue giornate più efficienti e ti aiuterà a prendere sul serio questo compito. Il fatto che scrivere sia un'attività creativa induce spesso in errore e molti pensano che sia necessario scrivere solo quando colpiti dal sacro fuoco dell'ispirazione: sebbene sia possibile, ciò non rappresenta un metodo efficace, continuativo e affidabile.

 

Se vuoi scrivere un libro in tempi umani e magari anche vederlo in mano ai lettori... pensa alla scrittura come a un'attività che richiede grande attenzione e dedizione, indipendentemente da voglia, ispirazione e colpi di genio.

 

Cerca di evitare la mentalità del "recupero nei fine settimana" perché uno dei segreti per scrivere un libro dall'inizio alla fine è la costanza e lasciare passare 5 giorni fra una sessione e l'altra non favorisce la creazione di un ritmo di lavoro efficace.

 

Fai della scrittura un momento piacevole e non una costrizione. Anche se a volte è faticoso, fai in modo che il tempo che dedichi alle tue storie sia un sollievo e non una tortura. In questo modo, non solo sarai più motivato a proseguire, ma affronterai questo lungo percorso con serenità.

 

Non rinunciare dopo il secondo giorno perché non sei riuscito a produrre nulla di soddisfacente. Scrivere un libro implica pazienza ed è come qualsiasi altro compito: se ti eserciti ogni giorno, i risultati saranno evidenti.

 

Nel secondo caso, la strategia è focalizzata sul completare un incarico specifico, indipendentemente da quanto tempo ci vuole. Per esempio, puoi decidere di scrivere 500 parole ogni giorno, oppure puoi regolarti con le scene che vuoi raccontare. Se invece sei in una fase preliminare, puoi scegliere di ricercare un argomento al giorno o di scalettare un capitolo. Le possibilità sono molteplici!

 

Ovviamente è possibile anche combinare le due strategie, scegliendo per esempio di suddividere i 30 minuti quotidiani in due sessioni: la prima per pensare a cosa scrivere e la seconda per lavorare in modo concreto.


Se capire come mettere in pratica queste strategie ti sembra una sfida, non ti arrendere! Ho preparato per te il diario guidato "Raggiungi i tuoi obiettivi - diario di scrittura, pianificazione e produttività", che contiene spiegazioni dettagliate e numerose schede preimpostate da compilare per aiutarti a trovare l'organizzazione in mezzo al caos!






 

Come si impara a scrivere un libro?

Diciamo che innanzitutto è necessario essere lettori appassionati: solo leggendo possiamo sviluppare la dimestichezza necessaria per scrivere bene. Sembra ovvio, eppure ci sono ancora molti scrittori che non leggono a sufficienza o che usano la scusa (secondo me tremenda) del non leggere per non farsi influenzare.

 

Grazie alla lettura, non solo puoi scoprire e godere di nuovi tipi di letteratura ma potrai anche scoprire il tuo stile preferito e adattarlo al tipo di libro che vuoi produrre. Importante è adottare una "lettura ragionata", cioè atta a identificare tecniche e strutture utilizzate da altri autori.

 

Ci sono molte scuole di pensiero diverse quando si tratta di scrivere un libro. Alcune persone dicono che sia necessario seguire un corso di scrittura creativa per imparare le basi del mestiere, perché altrimenti mancano gli strumenti per lavorare. Seguire un corso valido di scrittura creativa può essere utile se ti senti insicuro e se sei consapevole di avere delle mancanze dal punto di vista formativo. Non c'è nulla di cui vergognarsi, imparare è una cosa positiva, non una causa di imbarazzo.

 

Altri dicono che non serve fare un corso, perché l'unico modo per imparare a scrivere è iniziare in ogni caso; la capacità di creare un buon romanzo è un talento innato. Dicono di cercare la propria passione, di seguire il flusso dell'ispirazione e di abbandonarsi completamente.

 

Muori dalla voglia di scrivere un romanzo ma sei intimidito da tutti i passi necessari? Sei spaventato dai pregiudizi e dalla mole di tecniche indispensabili? Se è così, non preoccuparti, l'unica cosa davvero vitale è la voglia di imparare.

 

A mio parere, sia che tu scelga di frequentare un corso, sia che tu scelga di imparare da autodidatta, una cosa non cambia: per scrivere un libro è cruciale e inevitabile conoscere bene l'ambito tecnico e strutturale e non affidarsi esclusivamente all'estro.

 

Iscriversi a un corso, magari ti infonde più sicurezza e motivazione, si tratta di preferenze personali. Ciò che accomuna sia i fan dei corsi che i fan dell'approccio diretto è la necessità di acquisire le informazioni indispensabili per lavorare con cognizione di causa e proporre ai lettori un libro di qualità.

 

A chi sceglie la via del corso, consiglio di verificare molto bene le credenziali di chi lo propone senza lasciarsi abbagliare da titoli e premi vinti. Controlla che questa persona abbia davvero esperienza e conoscenze da trasmettere. Leggi le sue pubblicazioni, guarda i suoi post sui social media e verifica che ti piaccia il suo modo di comunicare.

 

A chi sceglie la via dell'approccio diretto, con l'intenzione di imparare strada facendo, consiglio di analizzare i libri che legge, in modo da trarne delle lezioni pratiche e immediate. In aggiunta, consiglio un ripasso delle tecniche narrative, le risorse online sono sterminate.

 

Infine, come accompagnamento generale, consiglio due libri che mi sono piaciuti molto. Uno perché racconta l'esperienza personale di un grande autore e l'altro perché analizza in modo molto sintetico e realistico i meccanismi della suspense:

 

·      "On writing" - Stephen King

 

·      "Mastering Suspense, Structure, and Plot: How to Write Gripping Stories That Keep Readers on the Edge of Their Seats" - Jane K. Cleland (in inglese)

 

In generale, consiglio di cercare sempre risorse anche in altre lingue (o almeno in inglese), perché la disponibilità di materiale in italiano è molto limitata e spesso di stampo obsoleto e prettamente scolastico, mentre l'approccio in inglese è più concreto e orientato all'uso pratico e immediato.

 

L’importante, comunque, è iniziare! Solo mettendosi alla prova si può capire se è la strada che fa per noi. Per fare ciò, il primo passo è strutturare il libro.




 

Come scrivere la struttura di un romanzo?

Ogni romanzo ha una struttura particolare che serve per dare concretezza alla storia.

 

Non c'è un modo univoco per costruire le colonne portanti di un romanzo, ci sono però degli elementi indispensabili, come scegli di crearli e usarli è una tua scelta.

 

Puoi iniziare da dove vuoi. Io tendo a cominciare dai protagonisti e a costruire la storia in base alla loro personalità, desideri e problemi, perché prediligo le storie "character driven", cioè maggiormente focalizzate sui personaggi. Se tu preferisci le storie "plot driven", quindi incentrate sulla trama e con personaggi (non sempre ma spesso) meno coinvolgenti, magari ti sarà più semplice partire dalla creazione di fabula e intreccio.

 

In ogni caso, tre elementi da decidere il prima possibile sono: trama (incluso il tema principale), personaggi e ambientazione. Un altro passo cruciale è determinare il punto di vista della storia e il narratore. Una volta che hai tutte queste informazioni, puoi iniziare a lavorare al tuo romanzo.

 

Puoi scrivere di getto oppure puoi scalettare tutto ciò che succede usando un semplice quaderno o vari programmi, dal comune Word + Excel (per ordinare scene e capitoli) ai più complessi Scrivener (il mio mezzo preferito) e Notion.

 

A mio avviso, per sfruttare al massimo tempo, energia e tutte le tue risorse al meglio, la via più efficace è scalettare il romanzo in modo preciso e minuzioso. Di conseguenza, possiamo dire che oltre alla struttura base che compone ogni romanzo (trama, personaggi, ambientazione), c'è un’altra grande opera architettonica che richiede la tua attenzione: l'ossatura vera e propria del romanzo, le varie tessere del mosaico.

 

Dico che la scalettatura è secondo me la modalità più efficiente perché ti permette di poter misurare, quantificare e suddividere in modo programmabile ogni fase creativa legata alla scrittura. In questo modo, poco importa che tu abbia tanto o poco tempo a disposizione, perché in ogni caso potrai organizzare tutto in modo da tenere sotto controllo i tuoi progressi.

 

 

Come organizzarsi per scrivere un libro nonostante il poco tempo a disposizione?

Il segreto è procedere poco alla volta e con costanza. Dato che scrivere un libro di qualità è un lavoro che richiede molta concentrazione, è poco utile tentare di fare tutto in pochissimo tempo. Se sei molto rapido e motivato, puoi anche riuscire a scrivere una prima bozza in un mese, ma non pensare che il libro sia pronto per la pubblicazione!

 

Per questo motivo, è più realistico organizzarsi per produrre con un ritmo di lavoro sostenibile e persistente a lungo termine. Una buona opzione è scrivere almeno 500 parole al giorno, perché si possono spezzare in più sessioni durante la giornata appena si ha del tempo disponibile.

 

Se vuoi scrivere un libro, ma in questo momento non hai nemmeno un minuto libero, puoi comunque lavorare al tuo sogno!

 

La prima cosa è fare una lista di tutte le idee che ti vengono in mente. Puoi annotare le idee anche con delle registrazioni vocali o su dei post-it. Il mio consiglio è di segnare tutto nello stesso posto, in modo da ritrovare sempre ciò che hai scritto.

 

Puoi magari creare una cartella dedicata nelle note del tuo telefono (o usare Google Keep) e impiegare un diario di scrittura nel quale raccogliere anche eventuali post-it e fogli volanti. Cerca di evitare la frammentazione e di scrivere appunti ovunque e dove capita senza mai riordinarli, perché il pericolo di perdere tutto è molto alto. Se scegli un'app, usa sempre la stessa. Se compri un quaderno, scrivi sempre lì, non cominciare dieci agende e venti quaderni per lo stesso progetto. A questo proposito, ti consiglio la lettura dell'articolo gratis "Cosa significa BuJo e come crearne uno tutto tuo".

 

Resta motivato con la musica e con altri media. Crea delle playlist e delle raccolte di immagini che ti aiutino a restare connesso alla tua storia. In questo modo avrai sempre presenti le sensazioni e i luoghi che vuoi descrivere.

 

Infine, non aspettarti la perfezione in ogni momento. Puoi lavorare al tuo progetto per 10 minuti o per 2 ore ogni giorno ma se non lo fai con entusiasmo, anche la qualità ne risente.

 

Quindi, anche se hai pochissimo tempo per scrivere, fai in modo che ogni minuto conti. Scrivi delle scene singole, dei dialoghi, delle descrizioni, qualsiasi cosa possa farti avanzare. Prima o poi, anche dedicando alla scrittura solo dei momenti rubati, non solo ti renderai conto di aver tanto materiale a disposizione, ma anche di aver creato una sorta di routine e di impegno continuativo. Magari questo risultato ti darà la motivazione per organizzarti diversamente e trovare più tempo per il tuo sogno di scrittore.




 

Quanto costa farsi scrivere un libro?

 

Un ghostwriter serio (non un amico improvvisato) va dai 5.000 ai 20.000 euro. Sono cifre molto alte proprio perché per scrivere un libro ci vuole tanta perseveranza, organizzazione e tempo. Però con il giusto metodo ce la possiamo fare da soli.

 

Prima di tutto è importante fare il punto sulle competenze che già abbiamo. Hai già testato le tue capacità? Hai delle basi solide a livello teorico? Sai organizzare le idee? Come te la cavi con le scadenze? Sei esperto in qualche campo particolare?

 

Rispondere a queste domande preliminari è molto importante, perché così avrai anche un quadro completo delle azioni da intraprendere prima di lanciarti in questa avventura. A meno che tu non voglia delegare il piacere di creare il tuo libro a un professionista... non ti resta che impegnarti in modo da ottenere tu stesso esperienze formative che facciano di te un autore professionale e professionista.

 

Non hai bisogno di un ghostwriter, ciò che ti serve davvero è la voglia di imparare e di migliorare!

 

 

La guida per scoprire come organizzarsi per scrivere un libro

 

Sia che tu scelga di pianificare tutto in dettaglio prima di iniziare a scrivere, sia che tu preferisca lasciarti sorprendere dalla tua immaginazione ogni volta che ti metti all'opera, un problema resta pressante: come trovare il tempo per scrivere?

 




Se sei affascinato dall'idea romantica dell'artista dannato che scrive le sue opere migliori in condizioni poco ortodosse, ma trovi che sia uno stile di vita poco compatibile con la tua quotidianità... non temere! Ci sono trucchi e strategie che ti possono aiutare a realizzare il tuo sogno.


Corri a scaricare la tua copia personale della guida "Come trovare il tempo per scrivere" (eBook + cartaceo), che tratta in modo dettagliato il processo della scrittura e come affrontarlo per diventare inarrestabile!



Contenuti in collaborazione con
Ivana Vele Poletti
:

http://colorarelavita.blogspot.com/



 

lunedì 18 aprile 2022

Come pubblicare un libro senza editore: guida completa al self publishing


📘 In sintesi:

Il self publishing è una scelta consapevole che permette di pubblicare, stampare e vendere un libro in autonomia. In questa guida scoprirai i passaggi fondamentali, i metodi di stampa, i guadagni potenziali e come promuovere la tua opera senza editore.

🤔 Perché pubblicare un libro senza editore?

Un tempo l’autopubblicazione era vista come ripiego, oggi è strategia: royalty più alte, controllo totale sulla produzione e sulla promozione, scelta libera dei professionisti con cui lavorare. Attenzione: richiede un grande spirito imprenditoriale e una fede incrollabile nelle proprie opere! Senza... si resta a piedi molto presto!

📝 Come pubblicare un libro senza editore: i passaggi

  1. Scrivi il libro con costanza e metodo
  2. Affidati a beta reader fidati per feedback sinceri preliminari
  3. Collabora con editor, correttori di bozze, grafici e impaginatori
  4. Scegli la piattaforma di pubblicazione (es. Amazon KDP o Kobo)
  5. Pubblica in e-book e cartaceo

📚 Stampare un libro autoprodotto: print on sale vs print on demand

  • Print on sale: la piattaforma stampa la copia solo quando viene ordinata
  • Print on demand: stampi un lotto di copie da vendere autonomamente

Il print on sale è più comodo e senza investimenti iniziali, mentre il print on demand richiede budget e gestione della distribuzione.

💰 Quanto si guadagna con il self publishing?

Royalty delle case editrici tradizionali: 4-10% cartaceo, max 25% e-book (se sei molto fortunato).
Amazon KDP: 60% cartaceo, 70% e-book (con prezzo tra €2,69 e €9,99).
Ricorda che devi considerare i costi di professionisti e marketing. Pubblicare su Amazon KDP è gratis, produrre un libro di qualità... no.

🔖 ISBN o ASIN? Come vendere il libro

L’ISBN è necessario per vendere in librerie e canali esterni (si acquista).
L’ASIN è gratuito ma vincola alla vendita su Amazon.
Scegli in base alla tua strategia di distribuzione.

🚀 Promuovere il tuo libro autoprodotto

Scrivere è solo il primo passo. Serve promozione su blog, newsletter, social, campagne sponsorizzate, eventi e qualsiasi altra operazione necessaria, come podcast e canale YouTube. Considera il supporto di professionisti per massimizzare la visibilità.

📖 La mia esperienza personale

Ho scelto il self publishing nel 2012 perché non volevo aspettare risposte infinite dagli editori. All'epoca KDP era una novità assoluta in Italia e ho voluto provare. Ho imparato a gestire tutto e continuo a farlo con orgoglio e autonomia.

🎯 Vuoi davvero scrivere il tuo libro con successo?

Porta la tua scrittura al livello successivo con la guida “Come trovare il tempo per scrivere” e il diario strutturato di accompagnamento “Raggiungi i tuoi obiettivi”. Ideali per autori che vogliono passare dall’idea alla pagina scritta con metodo, motivazione e risultati tangibili.


📬 Preferisci iniziare con contenuti gratuiti?



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🖋️ Conclusione

Il self publishing è una sfida ma anche un’opportunità di autonomia creativa. Se vuoi prendere in mano il tuo destino editoriale, questa può essere la strada giusta per te.

lunedì 11 aprile 2022

Diventare scrittori a 50 anni (o più): guida pratica per iniziare davvero

 


 

📘 In sintesi:

Scrivere un libro a 50, 60 o 70 anni non è solo possibile, ma spesso ideale. In questa guida scoprirai esempi reali di scrittori che hanno iniziato tardi e strumenti pratici per avviare (o rilanciare) la tua carriera d’autore.

✒️ È troppo tardi per iniziare a scrivere un libro?

Nel mondo del lavoro sembra sempre di essere fuori tempo: troppo giovani o troppo vecchi. Ma nella scrittura questo pregiudizio non esiste. Molti grandi autori sono diventati famosi dopo i 50 anni, proprio perché la maturità offre una visione più profonda del mondo.

👑 5 scrittori diventati famosi dopo i 50 anni

  • Italo Svevo: successo a 62 anni con “La coscienza di Zeno”
  • Charles Bukowski: iniziò davvero a 50 anni con “Post Office”
  • José Saramago: Nobel dopo i 70
  • Andrea Camilleri: il successo a 70 anni con il commissario Montalbano
  • Laura Ingalls Wilder: pubblicò a 68 anni “La piccola casa nella prateria”

🧰 Come diventare scrittori a 50 anni: 3 consigli pratici

1. Leggi e documentati (anche visivamente)
Studia saggi come “Il mestiere di scrivere” di Carver o “Il viaggio dell’eroe” di Vogler. Se il tuo libro è ambientato in un’epoca o luogo particolare, guarda anche film e documentari per immergerti nel contesto.

2. Fissa obiettivi realistici
500 parole al giorno bastano per scrivere un libro. L'importante è avere una routine sostenibile e una postazione pronta per scrivere appena hai tempo.

3. Scegli il giusto percorso di pubblicazione
Puoi pubblicare in autonomia su Amazon KDP, ma considera editing, impaginazione e promozione. Oppure affidati a editori seri. In ogni caso, informarsi è la prima difesa.

🧭 Vuoi partire subito con una guida concreta?

Ho scritto una guida pensata per chi ha un sogno ma poco tempo. Insieme al diario guidato, ti aiuterà a restare motivato, organizzato e costante nella scrittura.

🖋️ Conclusione

Diventare scrittori a 50 anni è possibile. Ma come ogni storia che si rispetti, richiede coraggio, metodo e una scintilla. La tua? È già dentro di te. Basta accenderla.

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lunedì 4 aprile 2022

NaNoWriMo Italia: cos’è e quali tattiche usare per vincerlo


 

Il NaNoWriMo è un evento gratuito annuale che si tiene online durante il mese di novembre. Consiste nel tentare di scrivere un testo di 50.000 parole in soli 30 giorni. Il premio per chi riesce a tagliare il traguardo è l’orgoglio di averlo fatto e anche alcuni sconti su servizi e programmi per scrittori, come per esempio Scrivener.

 

Scopri come partecipare (con successo) alla sfida più stimolante per ogni scrittore! 

 

Si tratta di una sfida molto impegnativa che, se mal gestita, può diventare frustrante. Grazie a questo articolo scoprirai però tutte le dritte per partecipare al NaNoWriMo con successo (sia che tu vinca la sfida ufficiale, sia che tu partecipi in modo più rilassato).

 

In realtà, non c’è bisogno di registrarsi per partecipare. Basta aprire un file nuovo (o usare quello già in essere) e iniziare a scrivere. Se però vuoi essere parte della community e guardare le statistiche sull’andamento della tua produttività in vista dell’obiettivo finale, ti consiglio di iscriverti al sito ufficiale (che ti dà accesso a gli sconti quando vinci).

 

Il NaNoWriMo è un modo per mettere il turbo all’attività ogni scrittore, perché fornisce una forte motivazione (anche data dal fattore community e competitività) e un obiettivo concreto. A mio parere, questa modalità è adatta solo a una prima stesura, perché la produzione può diventare caotica e frettolosa, poco adatta a fornire un testo di qualità alta.

 

L'idea di base di questa iniziativa è di spingere gli autori a focalizzarsi con serietà sulla scrittura, aiutandoli a costruire una routine per stabilizzare e aumentare la produttività, proprio grazie al ritmo serrato necessario per vincere la sfida.

 

Questa strategia funziona perché si tratta di uno sforzo limitato nel tempo. A livello psicologico è quindi più facile accettare di lavorare in modo frenetico solo per 30 giorni. Allo stesso tempo, dato che la fatica è molta, il rischio di perdere completamente il ritmo una volta arrivati al primo dicembre è molto alto.

 

Durante questo mese di grande attività è, infatti, molto probabile dover rinunciare a svaghi e abitudini rilassanti perché altrimenti manca il tempo materiale per raggiungere l’obiettivo giornaliero. Ti renderai conto che mettere da parte ogni altra attività non è un comportamento né sano, né sostenibile, motivo per cui è bello partecipare al NaNoWriMo… ma con cognizione di causa.

 

Detto questo, il mio consiglio numero 1 per partecipare al NaNoWriMo con successo è: usa questa sfida come un incoraggiamento a scrivere ogni giorno con serietà, indipendentemente dal raggiungimento del target ufficiale previsto.

 

Non dico questo per essere disfattista, ma per fare in modo che tu tragga beneficio da questa esperienza in ogni caso. Vincere il NaNoWriMo è assolutamente possibile… ho partecipato e vinto 3 volte con dei progetti impegnativi: uno storico e due romanzi di fantascienza. Mi sembra però importante fare questa distinzione fra obiettivo generale e obiettivo personale, perché la tentazione di piantare tutto dopo 10 giorni potrebbe essere molto forte.

 

NaNoWriMo Italia 

Oltre al sito ufficiale, ti consiglio di iscriverti al sito italiano, a mio parere molto migliore rispetto all’originale, perché ha una grafica snella ma accattivante, tantissimi badge da sbloccare ogni tot parole, sfide di ogni tipo e tantissime altre cose simpatiche e motivanti gestite dalla community italiana.

 

Lo staff italiano del NaNoWriMo è molto attivo, competente e positivo; tutto il gruppo in generale ha un atteggiamento sereno e di supporto. Il sito originale, invece, è piuttosto statico. Avere una community di accompagnamento può fare la differenza quando scrivere sembra particolarmente faticoso. Se da una parte è vero che vedere il word count molto alto di certi partecipanti potrebbe essere demotivante, dall’altro è bello sapere di poter scrivere nel gruppo dedicato e di ricevere una parola di conforto a qualsiasi ora.

 

Inoltre, anche se non vuoi interagire con gli altri partecipanti, la sezione delle statistiche è molto curata. Devi solo inserire ogni giorno quante parole hai scritto e vedrai i grafici aggiornarsi automaticamente. La mia funzione preferita è quella che ti dice quando finirai se continuerai con quel conteggio giornaliero.




 

5 dritte per vincere il NaNoWriMo

Se hai deciso di dare una scossa alla tua produttività… preparati a un bel terremoto! Dato che ho partecipato ripetutamente con successo, ti do qualche dritta in modo che anche tu possa vincere il NaNoWriMo! In questa sezione, per vincere intendo raggiungere le 50000 parole in 30 giorni. Ricorda però il consiglio iniziale: lo scopo vero è scrivere in modo continuativo.

 

A mio avviso ci sono delle azioni e dei comportamenti fondamentali che ti aiuteranno a vincere. Si tratta di consigli scaturiti dalla mia esperienza, che ovviamente sarà diversa dalla tua, ma spero che possano darti almeno un’idea su cosa sia utile fare.

 

1. Preparati in anticipo.

Le attività principali legate al NaNoWriMo, in realtà, iniziano a ottobre, quando molti autori in tutto il mondo si dedicano al #preptober, cioè scalettatura e tutte le altre fasi preliminari, in modo da avere tutto pronto per novembre. Prendi molto seriamente le fasi di preparazione preliminare. Non intendo solo la scalettatura e la costruzione dei personaggi, dell’ambientazione ecc. ma proprio tutto l’aspetto organizzativo relativo al quando scrivere e per quanto tempo. Non aspettare l’inizio dell’evento per metterti alla prova, fai degli esperimenti già a ottobre, in modo da poter individuare eventuali difficoltà in anticipo, specialmente se non sei abituato a scrivere tutti i giorni.

Se non sai cosa fare col tuo progetto e come gestirlo, è bene che ti dedichi alla preparazione con molto anticipo e con molta cura, perché a novembre non ci sarà tempo per investire ore a pensare a cosa succede nel prossimo paragrafo

 

Se temi che il tuo progetto non abbia abbastanza materiale per raggiungere le 50000 parole, prepara anche un secondo progetto da usare come riserva se davvero non hai più nulla da dire. In alternativa, puoi lavorare su documenti extra di worldbuilding e di costruzione psicologica dei personaggi, puoi approfondire i loro desideri, conflitti e backstory. L’importante è raggiungere l’obiettivo con materiale utile, non importa se scrivi testi di supporto o il romanzo stesso, il punto è lavorare al tuo libro.

In queste fasi preparatorie, può esserti d’aiuto l’uso del bullet journal per tenere tutto sotto controllo.


2. Mantieni l’ordine.

Uno dei pericoli più grandi del NaNoWriMo è secondo me il caos assoluto, perché presi dalla fretta e dalla foga di raggiungere le parole giornaliere, si rischia di scrivere cose a caso.

Sebbene scrivere quello che capita senza troppa cura ti porti a creare, ti porta anche a produrre materiale di qualità molto scarsa e che dovrai revisionare più a fondo o tagliare del tutto. Quindi, se noti di iniziare a scrivere solo per raggiungere il target, fermati e pensa a come puoi fare di meglio, deve esserci sicuramente un’altra scena più rilevante da scrivere. Piuttosto che mettere giù quello che capita, passa ad altro.

 

3. Gestione ragionata del conteggio parole.

Un altro consiglio è di scrivere parole extra ogni volta che ne hai modo. Se ti senti lanciato, non ti fermare. Se puoi, fissa 2000 parole come target giornaliero minimo, invece delle canoniche 1667. In questo modo potrai fare fronte agli imprevisti con molto più agio.


Su 30 giorni è davvero molto probabile che capiti di non sentirsi in forma, di avere altri impegni più pressanti o di addormentarsi abbracciati alla tastiera (esempio tratto da una storia vera!). Sapere di avere questa “banca delle parole di scorta” ti darà più sicurezza. Certo, è faticoso ma, secondo me, è meglio che dover recuperare intere sessioni perse a posteriori. Avere un diario di scrittura dedicato, nel quale tenere traccia di questi aspetti logistici può essere un grande aiuto.

 

Un’altra cosa che puoi fare è gestire il tuo conteggio giornaliero in modo meno uniforme rispetto al fisso proposto dal sito.

 

Il metodo è il seguente. Prendi la tua agenda di novembre e sposta tutti gli impegni che puoi spostare. Se ci sono cose che non puoi assolutamente evitare, marchia quei giorni e segna esattamente quanto tempo sai di non essere presente e quando invece sai di esserci e di poter scrivere. Allo stesso modo, marchia di un colore diverso tutti i giorni in cui hai ampia disponibilità di tempo e poi di un terzo colore i giorni che puoi definire “normali”.

 

Adesso puoi iniziare a distribuire il tuo word count giornaliero personale. Inserisci per esempio un minimo di 2000/2500 parole quando hai più tempo. Segna il minimo standard del NaNoWriMo 1667 o anche solo 1500 nei giorni normali e dividi quello che rimane per i giorni in cui già sai di non avere tempo o energie sufficienti.

 

Per vincere il NaNoWriMo devi lavorare duramente, ma non puoi rinunciare alle tue pause e al tuo vivere quotidiano. Certo, la sfida ti impone di essere più produttivo del solito, però non raccontarti che devi scrivere 6 ore ogni giorno per vincere e che, se non lo fai, sarai bollato come un perdente.

 

Non è così. Posto che la velocità è un’abilità che si sviluppa col tempo, la vera discriminante è la concentrazione. Puoi riuscire a scrivere le 1667 parole necessarie anche in meno di 2 ore. Se sei un principiante assoluto e sei anche poco preparato in generale, ti consiglio però di mettere in conto circa 3 ore al giorno per il NaNoWriMo, giusto per sicurezza, sei perfettamente in grado di metterci meno tempo.

 

4. Prevedi dei piccoli premi.

Cosa? A tua discrezione... a casa mia non mancano mai i biscotti. Più si alza il word count, più si fanno importanti i premi. Se sei parte di un fandom... o se magari segui il K-Pop, sono straconvinta che non ti manca una lunghissima lista di cose da comprare... magari il nuovo album del comeback, il lightstick, magliette...

 

5. Pensa bene alla condivisione sui social.

Se credi di trovare una community aperta e con molto supporto al di fuori del gruppo del NaNoWriMo, vai... ma se sei una persona che si demoralizza facilmente e che si confronta spesso con gli altri, allora ti sconsiglio di parlare del tuo progresso. Salterà sempre fuori il Luminare del Giorno che ti vuole istruire sul valore dell’ispirazione, della qualità, del trasporto, del male assoluto della programmazione e del sacro fuoco della creatività che non conosce padrone né orario: queste persone non hanno alcun interesse di vederti vincere una sfida, né hanno a cuore il fatto che tu possa farcela o che stia affrontando un nuovo percorso e potrebbe capitarti di perdere tempo a rispondere ai loro commenti. Non lo fare, i commenti ai Luminari non valgono per il tuo word count giornaliero!

 

In breve: parla di questa sfida solo sei hai anche l’autocontrollo necessario per gestire le risposte oppure il disinteresse assoluto dei tuoi contatti. Questi Luminari imbevuti di scienza infusa e sapienza divina sono ovunque, hanno una critica per ogni tua parola e se per caso ti azzardi a condividere un pensiero o una canzone relativa al tuo progetto, sappi che loro saranno lì con le dita calde sulla tastiera, prontissimi a educarti sul perché le tue scelte siano nella migliore delle ipotesi mediocri. Quindi, specialmente se sei al tuo primo esperimento, ti consiglio di non condividere nulla apertamente, se lo fai, assicurati che solo persone che tengono al tuo benessere vedano questi aggiornamenti.

 

 

Non solo NaNoWriMo: come trovare il tempo per scrivere tutto l’anno! 

 

Sebbene la pressione di una sfida del genere sia una spinta non indifferente… se sogni di essere uno scrittore produttivo, che vuole offrire ai lettori pubblicazioni regolari e di qualità… affidarsi solo a questi espedienti è una strategia poco efficace.

 

Le giornate hanno lo stesso numero di ore per tutti, ma sei tu a decidere come utilizzare al meglio le tue risorse, devi solo cominciare e prendere il controllo del tuo tempo e a credere nelle tue capacità. Se hai già partecipato al NaNoWriMo, saprai già che con un po’ di impegno la scrittura continuativa è possibile.

 


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